La terza sconfitta stagionale è stata il risveglio più brutto che potesse esserci. Il Catanzaro si è scoperto fragile, soprattutto sul piano psicologico, contro una squadra come la Juve Stabia che, al contrario, ha sbancato il “Ceravolo” facendo leva anche sulla forza dei nervi. I campani si sono aggrappati alla pazienza e alla capacità di soffrire quando i giallorossi hanno dettato i ritmi e monopolizzato il pallone per cercare un vantaggio che avrebbero meritato prima dell’intervallo. Poi hanno mostrato l’altra loro capacità, quella di colpire sfruttando gli errori altrui, evidenti in tutte e tre le reti del match. Ecco cosa è mancato agli uomini di Auteri per raggiungerli allo stesso livello: la puntualità in area di rigore. Perché non importa come si segna, conta soltanto farlo. Mentre i tifosi si interrogano di nuovo sull’assenza di uomo d’area (ancora ignoti i tempi di recupero di Infantino), la squadra tornerà a lavorare domani, a Giovino, con la certezza di rigiocare solo il 27 a Monopoli: questo sabato osserverà la sosta, mentre il recupero del derby con la Reggina, previsto per martedì 23, subirà un nuovo slittamento, probabilmente a novembre. Gli amaranto, infatti, affronteranno la Virtus Francavilla, sul neutro di Vibo, il giorno precedente.