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Catanzaro, la tenuta difensiva spiega la risalita: Figliomeni, Riggio e De Risio in via di recupero

Non solo un gioco votato all’attacco. C’è anche un secondo aspetto che spiega la risalita del Catanzaro: la tenuta difensiva, sia in termini individuali e di reparto, che di squadra, nel complesso.

Pur avendo come timbro di fondo una vocazione offensiva, viene spesso sottovaluta la ricerca dell’equilibrio di Auteri. Insomma, calcio propositivo sì, ma senza sbilanciamenti “zemaniani”: le difese del coach siciliano concedono generalmente poco – o comunque mai troppo -, e i giallorossi in versione campionato si sono avviati su questo sentiero già da un pezzo.
Nelle dieci partite disputate finora, chi si è alternato fra i pali ha raccolto il pallone nella propria porta appena sette volte. È il quarto pacchetto meno battuto del girone C (dopo Trapani, Juve Stabia e Monopoli) se si esclude la Viterbese, che ha giocato solo quattro gare e ha una media di un gol subito ogni 90’. Il secondo, dopo la Juve Stabia e insieme al Monopoli, se si contano solo le trasferte (appena tre gol al passivo).

La squadra ha ripreso oggi pomeriggio a Giovino: differenziato in palestra per Riggio, Figliomeni e De Risio, acciaccati per le rispettive distorsioni alla caviglia. Nella doppia sessione di domani dovrebbero tornare tutti e tre a lavorare con il resto del gruppo.

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