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Catanzaro, Statella e il gol made in Calabria

Un gol atteso da inizio stagione. Per lasciare il primo graffio in giallorosso a Giuseppe Statella sono servite 14 partite di campionato e altre tre di Coppa. L’attesa è stata ripagata al massimo, sia per il peso della rete da tre punti, sia per la qualità del gesto tecnico, un missile di sinistro ancora più difficile da indirizzare verso i pali della Virtus Francavilla per lui che è un destro naturale.

«Sono contento di aver segnato, non ci ho pensato due volte dopo lo stop, anche se non immaginavo di metterla proprio lì – dice il giocatore di Melito Porto Salvo – Però sono contento soprattutto perché ci ha consegnato un successo su un campo difficilissimo, sul quale non era facile giocare, e in una gara tostissima. Bello far gol, ma molto più significativo continuare il percorso».

Cuore e gambe calabresi, Statella è uno degli stacanovisti di Auteri: sempre impiegato (come Maita), l’esterno di centrocampo sta acquisendo man mano maggiore consapevolezza. In questo è sulla stessa linea d’onda del resto della squadra: «Non è che è cambiato molto rispetto all’inizio, le prestazioni ci sono sempre state. La differenza è che il filotto di gare positive ci ha dato coscienza e fiducia nei nostri mezzi: vincere aiuta a vincere, non siamo secondi a nessuno, vogliamo proseguire così».

La crescita del Catanzaro è mentale, tecnica e tattica, ma anche fisica. Contro il Francavilla l’impatto agonistico è stato notevole: «Abbiamo imposto il nostro gioco dal primo all’ultimo minuto nonostante un avversario schierato tutto dietro la linea del pallone. Stiamo bene e abbiamo lavorato bene durante la settimana: l’allenatore l’aveva preparata in questo modo e soprattutto i difensori sono stati bravi, Figliomeni, Riggio, Celiento, hanno tenuto testa e quasi annullato gente che piccolina non è, come Sarao. Stiamo bene di fisico e di testa».

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