Il Granillo e Nevio Orlandi. Reggina-Vibonese è la sua partita. Molto di più di un derby, una sfida speciale in uno stadio che per il tecnico rossoblù è una seconda casa. Doppiamente importante: per i trascorsi storici che gli hanno regalato la Serie A e per quelli meno recenti riassunti in quello storico pomeriggio del 13 maggio scorso quando la Vibonese conquistò la promozione in Serie C nello spareggio vinto contro il Troina proprio a Reggio Calabria. Corsi e ricorsi storici, dal Granillo al Granillo sette mesi dopo l’ultima volta. Nevio Orlandi punta a riscrivere la storia ma il passato è passato e ciò che conta è il presente. «Sono passati sette mesi ma, insomma, di acqua sotto i ponti ne è passata – spiega l’allenatore rossoblu – Quello è il passato ma, seppur splendido, resta il passato. Nel calcio la cosa più importante è sempre quella che devi fare non quella che hai già fatto. Il presente dice che abbiamo questa partita. Una gara importante. Di cartello. In una fase cruciale essendo a ridosso della conclusione del girone d’andata. Per noi sarà la prosecuzione di un percorso di crescita in cui continueremo a provare diverse soluzioni, cercando di raggiungere al più presto l’obiettivo stagionale». Per Orlandi il traguardo da raggiungere è sempre la salvezza diretta. Bisogna però invertire la tendenza perché la classifica inizia a farsi pericolosa e la Vibonese rischia di scivolare fuori dalla zona playoff. «A noi – dice Orlandi – servono punti. Ne abbiamo lasciati troppi, almeno 4-5 in queste ultime gare. Con la speranza che anche la fortuna ci dia una mano visto che nell’ultimo periodo le cose non sono girate per il verso giusto».