Anche la Coppa conta. Del resto, aspettarsi un approccio morbido una volta raggiunti gli ottavi di finale sarebbe fuori da ogni logica. Figurarsi da una squadra come il Catanzaro di Auteri, che sa solo andare al massimo. Pure con chi in genere gioca meno. E poi è impossibile aspettarsi un atteggiamento molle se, domani pomeriggio (alle 14:30), l’ottavo in questione dà l’opportunità di affrontare un avversario di pari livello come il Trapani, secondo del girone con tre punti e una gara in più. Insomma, dopo il successo ai sedicesimi in casa del Catania, le Aquile possono lanciare un altro messaggio alle concorrenti. Con la testa libera, ovviamente, perché l’eventuale eliminazione non cambierebbe nulla nel cammino più importante. Ma d’altro canto una qualificazione ai quarti, contro la vincente di Potenza-Monopoli, arricchirebbe ancora di più una stagione finora esaltante. Altro pepe alla sfida del “Provinciale” lo garantisce la gara di campionato, ultima giornata d’andata, vinta dai siciliani in rimonta grazie a un gol fantasma e qualche episodio controverso. Era Santo Stefano e il Catanzaro, prima di capitolare, aveva espresso 50 minuti di grande calcio, si era portato in vantaggio e poi aveva sprecato il rigore che avrebbe probabilmente chiuso i conti. Il materiale di interesse per questa sfida non manca di certo nonostante gli annunciati cambi nelle due formazioni. Auteri ha lasciato a casa gli acciaccati Kanoute, Fischnaller e Biachimano, l’infortunato Repossi, gli squalificati Statella e Signorini, e ha preferito far riposare Figliomeni e Celiento. Fra gli appena 18 convocati può comunque predisporre un undici titolare è all’altezza della situazione.