Senza tregua. Il Catanzaro più bello degli ultimi dieci anni non può cullarsi neanche un po’. Il 4-1 sulla Paganese è già un ricordo come il 4-3 di Reggio, il 3-2 sulla Casertana, il 3-0 sul Rende o il 5-1 in casa del Potenza. Ora tocca affrontare l’avversario più duro. La Juve Stabia non ha ancora perso nemmeno una partita. Sarà il confronto fra chi ha fatto più punti nei primi tempi e chi invece è uscito fuori alla distanza. Le Aquile sono il top fino all’intervallo con 46 punti in cascina, 26 gol fatti e solo quattro incassati: irresistibili quando scattano dai blocchi con 11 reti segnate e nessuna subita nei primi 15’. I campani schiacciano tutti alla distanza: 54 punti nelle riprese, 30 gol all’attivo e appena due al passivo con un picco nella mezz’ora finale di 26 centri. In pista, due modi opposti di essere efficaci e due diverse espressioni di gioco: spettacolare quella calabrese, più speculare la proposta stabiese. Auteri potrà contare di nuovo su Riggio, che ha scontato i due turni di squalifica ed è a disposizione come il resto della difesa. I problemi, non è una novità, ce li ha in attacco, dove sono in quattro a essere in dubbio (Repossi, Fischnaller, Bianchimano e Kanoute.