Il riscatto è d’obbligo. Il Catanzaro deve dimostrare di essersi lasciato alle spalle il momento no, di avere ammortizzato le cadute di Bisceglie e Rieti come lo scontro diretto con il Catania. Di avere la forza per superare tutto e andare avanti. Domani pomeriggio, quando i giallorossi sbucheranno dal tunnel del “Ceravolo” per affrontare la Sicula Leonzio, sarà passato un mese esatto dall’ultimo successo: 1-0 griffato Signorini contro il Monopoli. Era un incontro casalingo pure quello. Lo scenario interno non sarà l’unica analogia: i siciliani hanno trovato una nuova dimensione grazie alle idee del tecnico Vincenzo Torrente (subentrato a fine anno all’esonerato Bianco), hanno irrobustito l’attacco in inverno con il centravanti Miracoli, si sono risollevati in classifica e ora puntano apertamente ai playoff con uno spartito tattico ben definito, il 3-5-2, una vecchia conoscenza del Catanzaro sulla sinistra (Tommaso Squillace), una striscia di sette risultati utili consecutivi, la determinazione e la fiducia che in questi casi aiutano sempre ad avere la testa più libera. «Sarà una partita difficilissima», conferma Carlo De Risio, in ballottaggio con Iuliano per affiancare Maita in mediana, «loro sono in un buon momento, però noi vogliamo riprenderci». La stagione del centrocampista è finora in controtendenza con quella della squadra. Titolare fino al match d’andata di Catania, un infortunio l’ha praticamente tenuto fuori nei due mesi del rilancio giallorosso.