A Cava de’ Tirreni un ritorno all’antico? Forse sì, ma non è scontato. Almeno non ancora. Dopo la variazione tattica quasi obbligata - e ugualmente riuscita – con il passaggio al 4-4-2, la trasferta nel Salernitano potrebbe riportare al centro di ogni valutazione il 3-4-3 che è marchio di fabbrica di Gaetano Auteri. Molto dipenderà dalle condizioni degli attaccanti, e quindi dalla conseguente scelta dell’allenatore di affidarsi in partenza al tridente o, al contrario, al modulo a due punte che permette di lanciare una carta in più nella ripresa (com’è successo con la Sicula Leonzio). Per la scelta dell’impianto di base, non si tratta però solo di considerazioni legate agli interpreti, perché a differenza degli ultimi avversari (tutti schierati con un 3-5-2 parecchio conservativo), la Cavese si esprime in modo differente, è disegnata con il 4-3-3 tipico di Modica, allenatore-discepolo di Zeman, e propone ovviamente un calcio più propositivo, non speculare, ma nemmeno privo di equilibrio. C’è da aspettarsi una partita aperta, non bloccata, e questo dovrebbe anche garantire al Catanzaro gli spazi in cui sa bene come distendersi. Oggi pomeriggio Maita e compagni hanno ripreso gli allenamenti a Giovino con il menù abituale: prima palestra, poi atletica, quindi partitella a campo ridotto.