Catanzaro al terzo posto almeno fino a domenica. Per rendere definitiva la posizione sarà necessario battere il Trapani nell’ultima giornata della stagione regolare: al “Ceravolo”, domenica (ore 18:30), senza pensare al Catania, che sulla carta non avrà problemi con il Rieti in casa.
Arrivo al fotofinish: i giallorossi hanno una migliore differenza reti negli scontri diretti con gli etnei e il podio nelle proprie mani. «È stata una vigilia un po’ particolare, non era nemmeno facile tenere alta la tensione, ma la gara fa parte delle tante anomalie di questo campionato», ha commentato Auteri dopo il 2-0 su una Viterbese senza allenatore (c’era quello della Berretti) e imbottita di giovani e riserve. È stato il recupero della 16° d’andata, che avrebbe dovuto disputarsi il 12 dicembre.
«È rientrato Giannone, ma purtroppo si è fermato Casoli», ha aggiunto il coach: per l’esterno sospetto stiramento e stagione finita. È solo un affaticamento quello di Bianchimano (ma per il Trapani non dovrebbe farcela, proprio come D’Ursi). Statella ha una contusione a un ginocchio ed è in dubbio. Kanoute tornerà in gruppo la settimana prossima. «Il campionato non è ancora chiuso – ha avvisato Auteri – le analisi andranno fate dopo. Il Catanzaro ha fatto molto bene nell’arco della stagione, ma di sicuro poteva fare qualcosa in più».
In realtà, è ancora possibile diventare la migliore terza (e testa di serie), ma solo se il Pisa non supera in casa il Novara (con una vittoria verrebbe premiato per poco più di un decimo nella ponderazione dei punti). Al di là di questa chance, sono le cose di casa che non vanno giù al tecnico: «Vi sembrano normali gli spettatori dell’incontro?», ha chiesto in modo polemico riferendosi ai 3mila scarsi del “Ceravolo”, «sarebbe importante l’entusiasmo dei tifosi per i playoff: noi ci siamo e li affronteremo con i criteri giusti, ci segua la parte sana, non quella malata d’analisi e iper-critica».
Andrea Celia Magno
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