Feralpi Salò. L'urna di Firenze ha riservato al Catanzaro un avversario complicato, esperto, ambizioso. Domenica, alle 20, l'andata nel piccolo centro del Bresciano, mercoledì alle 17 il ritorno al “Ceravolo” con il vantaggio di giocare in linea teorica per due risultati su tre: a parità di gol fra una gara e l'altra passerebbero i giallorossi. «Affrontiamo queste sfide con grande fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi, ma senza essere presuntuosi: sappiamo di non essere noi la squadra da battere», ha commentato il ds Pasquale Logiudice. Non è andata malissimo, perché è una gran cosa aver evitato, almeno in questa prima fase, il Monza di Berlusconi e Galliani o la Carrarese di Baldini e Tavano, però la Feralpi ha uno spessore superiore rispetto alla cittadina che la ospita: ha una proprietà solida - la famiglia Pasini fa affari con l'acciaio ed è una delle holding italiane più grosse del settore -, una programmazione seria e che va avanti da anni (terza partecipazione di fila alla post-season), un organico di tutto rispetto. L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.