Il Catanzaro di Grassadonia: Catania colpito e affondato. Il tris del “Ceravolo” è la migliore prestazione dei giallorossi con il nuovo tecnico. Brillante, continua, attenta ed efficace. Celiento, Tascone e Nicastro firmano un successo che fa benissimo non tanto per lo stato di forma dell'avversario (i siciliani hanno perso sei trasferte di fila), ma per il blasone della contendente e per la rivalità che da sempre separa queste due piazze: il successo può valere da calumet della pace fra club, squadra e tifoseria. Grassadonia cambia due uomini rispetto alle ultime uscite: Maita in mezzo al posto di Risolo, Celiento sul centrodestra della difesa (invece di Signorini). Davanti Kanoute vince il ballottaggio con Fischnaller per supportare Nicastro. Sorprende, al contrario, Lucarelli, che al 3-5-2 di casa risponde con il 3-4-3 (utilizzato per la prima volta): Di Piazza nel cuore del tridente, Di Molfetta e Mazzarani sulle ali, mentre a centrocampo Bucolo è preferito a Lodi. Gli etnei restano corti e compatti quando il Catanzaro è in possesso palla, ma si alzano parecchio quando la manovra giallorossa riparte da Di Gennaro: in questo modo, all'inizio, infastidiscono non poco l'uscita dei difensori con le chiavi dell'impostazione (su Celiento e Martinelli si incollano Mazzarani e Di Piazza) e poi ci provano sull'angolo (Esposito, alto, 8') causato da un disimpegno sbagliato di Di Gennaro sul quale la pezza è di Martinelli. Il Catanzaro prova a fare il suo cercando il dialogo fra esterni e interni di centrocampo (Favalli e Casoli a sinistra, Statella e Tascone a destra), ma l'assetto catanese spazi ne lascia pochi e la prima occasione - vera - la crea quando (17') Maita illumina con l'imbucata per Kanoute il destro dell'attaccante: Furlan si distende in corner. Ancora più grossa è la palla gol (23') prodotta dal dialogo fra Casoli e Favalli, col cross di quest'ultimo deviato quel tanto che basta da Biagianti per rischiare l'autorete, ma pure per togliere il tempo a Kanoute (che doveva solo toccarla nella porta sguarnita). Il Catanzaro gioca bene, molto più delle altre volte, tuttavia manca in concretezza perché dopo i primi 15' il Catania subisce senza la capacità di risalire, ma le Aquile collezionano solo angoli in serie. Bucolo, già ammonito, si fa espellere per un fallo su Maita a centrocampo a ridosso dell'intervallo (ma il tocco è dubbio). Nonostante l'inferiorità numerica Lucarelli tiene due punte (esce Di Molfetta per Llama), assiste all'unica iniziativa di Di Piazza in avvio di ripresa (sinistro alto), poi continua a subire la manovra del Catanzaro e, soprattutto, il gol che all'11' spezza l'equilibrio: Celiento corregge di destro, da attaccante, l'assist di Tascone per un vantaggio meritato e per il primo timbro stagionale di un difensore (11'). Quattro minuti dopo Tascone dà la mazzata definitiva ai siciliani spingendo in porta l'assist di Kanoute. Nel recupero il facile tris di Nicastro sul palo colpito da Fischnaller . TABELLINO CATANZARO-CATANIA 3-0 Marcatori: 11' st Celiento , 15' st Tascone, 48' st Nicastro. Catanzaro: Di Gennaro 6; Celiento 7, Martinelli 6,5, Pinna 6,5; Statella 6 (29' st Urso 6), Tascone 7,5 (42' st Risolo sv), Maita 6,5, Casoli 6,5, Favalli 6,5 (36' st Nicoletti sv), Kanoute 7 (36' st Fischnaller sv), Nicastro 6,5. All. Grassadonia 7. Catania: Furlan 6,5; Silvestri 5,5, Biagianti 5 (16' st Barisic sv), Esposito 6; Biondi 5,5, Rizzo 6, Bucolo 5, Pinto 5,5 (6' st Marchese 5,5); Di Molfetta 5 (1' st Llama 5,5), Di Piazza 5,5, Mazzarani 5. All. Lucarelli 5. Arbitro: Gualtieri di Asti 5. Note: Paganti 1.771, abbonati 2.445, incasso di 38.183 euro. Espulso Bucolo al 45' pt per doppia ammonizione. Ammoniti Kanoute, Celiento, Maita, Urso. Angoli 11-3.