Il Crotone manca il colpo nonostante il Perugia avesse tentato di buttarsi via con una protesta esagerata che aveva provocato l'espulsione di Di Chiara. La squadra di Stroppa però, nonostante abbia giocato per oltre un'ora con l'uomo in più non è riuscito a scalfire la solidità del Perugia che nel finale ha pure sognato un successo che ne avrebbe premiato l'impegno e il sacrificio. Deludente il Crotone? Probabilmente sì, soprattutto per non aver fatto, soprattutto nel primo tempo, quello che era lecito aspettarsi potendo disporre dell'uomo in più. Il Crotone ci ha provato, per carità, si è impegnato, ha corso ma non è mai riuscito a rendere pericolosa la propria azione, tanto che il portiere di casa, Fulignati, all'esordio per l'assenza del titolare Vicario, non ha dovuto ricorrere agli straordinari per chiudere con la porta imbattuta. Gli uomini si Stroppa non sono riusciti ad allargare il gioco per ampliare le distanze tra i difensori del Perugia. Sono andati spesso con iniziative personali, in particolare di Armenteros e Messias. Ma al momento della conclusione a rete sono mancati un po' tutti. Anche quando, in avvio, proprio i calabresi hanno dato la sensazione di poter comandare la partita su un Perugia impreciso e nervoso. E neppure fortunato visto che al quarto d'ora Falcinelli ha dovuto mollare per un guaio alla caviglia. Dentro Melchiorri che alla fine risulterà tra i migliori. Nervosismo dicevamo. Quello di Cosmi, giallo per proteste e soprattutto quello di Di Chiara che al minuto 25' se la prende con il quarto uomo Rapuano guadagnandosi il rosso e il rientro anticipato negli spogliatoi. Ma se nel fare gioco il Perugia trovava difficoltà evidenti, nel difendersi è risultato essere un maestro. Cosmi ha compattato la squadra: distanze ridotte tra i reparti con Melchiorri a fare l'eserno di centrocampo saltuariamente a sostegno del generoso Iemmello, unica punta. Il Crotone non ha sfruttato il disorientamento iniziale del Perugia e ha pure rischiato nel finale di tempo su una botta violenta di Iemmello. Nella ripresa, anche grazie a qualche cambio (Crociata) la manovra del Crotone è migliorata. Benali ha preso in mano le operazioni e nonostante la serataccia di Simy, impalpabile, la pericolosità dei rossoblù è cresciuta come dimostra la traversa colpita da Mustacchio (8') in campo in luogo di Gerbo. Sono fioccati gli angoli ( 11 alla fine) ma il Crotone ha steccato anche nel gioco aereo (15 gol fin qui). Così Crociata ci ha provato da fuori senza bucare Fulignati. Dalle due panchine sono arrivate idee e uomini freschi. Di Maxi Lopez non si ricordano prodezze mentre dall'altra parte Bonaiuto ha imposto a Cordaz l'intervento da protagonista per salvare almeno il pareggio al culmine di un contropiede tre contro uno. Le urla di Stroppa per svegliare un Crotone stordito, imbambolato, graziato da Sgarbi negli spicciolo di partita, crollato ad un passo dalla meta dopo una corsa a perdifiato da una parte all'altra del campo. Il pari non fa brindare ma almeno fa classifica.