Un tris di ex per dare la caccia alla prima vittoria stagionale. Catanzaro-Virtus Francavilla è una partita speciale per Federico Vazquez, Andrea Risolo e Antonio Calabro. Tutti e tre hanno lasciato il segno e ottimi ricordi in Puglia, dove si sono lanciati o rilanciati fra i professionisti e verso una grande piazza. Domenica proveranno a partire a razzo, per i cuori teneri non ci sarà spazio. Del tecnico che ha portato il club brindisino dall'Eccellenza ai playoff di Lega Pro si può aggiungere solo una cosa: senza Calabro non ci sarebbe questa Virtus, consolidata realtà di serie C le cui basi tecniche le ha messe proprio lui. Il mediano Risolo si è riguadagnato il Catanzaro grazie al Francavilla: i giallorossi lo avevano spedito in prestito (aveva poco spazio nella seconda annata di gestione Auteri), lui ha dimostrato di saper ricambiare fiducia e minuti concessi in qualsiasi centrocampo, come ha confermato nello scorso torneo con le Aquile e con Calabro a dirigerlo. Infortunato a un metatarso a fine maggio, poco prima dei playoff, a Verona ha riassaggiato brevemente un incontro ufficiale, nel finale, per prendere confidenza con certi ritmi. Non sarà titolare perché ha bisogno di tempo e, probabilmente, pure il tipo di partita non è la più congeniale alle sue caratteristiche di interditore, però è a disposizione. Progressivamente troverà la sua dimensione nelle rotazioni, questo è sicuro, perché Risolo rimane un “soldato” utilissimo. Il più atteso dal rendez vous con la Virtus è Vazquez. L'attaccante argentino, passato dal Francavilla al Catanzaro neanche un mese fa, è il più fresco degli ex. È stata la punta schierata titolare nelle prime due uscite di Coppa Italia. È uno dei colpi di mercato del club insieme a Cianci e Cinelli. È anche uno degli elementi più intriganti sul piano tattico perché può muoversi da primo attaccante o da partner di un centravanti boa. Vazquez non ha ancora segnato in giallorosso se si esclude l'ultimo rigore nella serie vincente con il Como, in generale non buca un portiere avversario dal 30 gennaio (dal dischetto con la Turris), ma pur giocando per la squadra, se ha l'occasione non se la fa scappare. L'incontro di domenica sera potrebbe essere quello giusto per sbloccarsi. Non per farsi rimpiangere, visto che il sentimento è già messo in conto dai pugliesi: l'hanno ceduto solo perché non avrebbero potuto più trattenerlo dopo due stagioni positive, 54 partite e 18 reti. L'articolo integrale potete leggerlo nell'edizione cartacea – Calabria