Bel calcio e qualità tecniche in abbondanza. La fotografia della prima partita di campionato ha immortalato un Catanzaro sicuro di sé e delle sue doti: una squadra forte, pronta anche sul piano fisico, che sa cosa fare con il pallone fra i piedi, che può attaccare in tanti modi senza perdere l'equilibrio, che ha la maturità per uscire dalle situazioni più complicate. È l'identikit di un gruppo adatto a puntare al primato anche se la strada, ancora lunghissima, impone cautela: la Virtus Francavilla è stata sconfitta con pieni meriti, ma servono conferme e, da questo punto di vista, l'incontro di sabato sera a Potenza, contro la matricola Picerno, può essere indicativo della maturità di Martinelli e compagni. Non sottovalutare le insidie è un altro punto fermo per chi pensa in grande. I bei segnali del debutto non vanno comunque buttati via. Calabro ha ricevuto ottime risposte anche per quanto riguarda il profilo atletico, con un collettivo che ha pressato alto e forzato gli avversari. La prima rete di Vazquez è nata così, ma è stata la seconda a essere esaltante per come è stata pensata, sviluppata e conclusa. Ha coinvolto otto calciatori, è partita lenta per stanare gli ospiti e farli “salire” in pressione, poi ha accelerato all'improvviso, si è trasformata da orizzontale a verticale sfruttando gli spazi che la costruzione dal basso ha creato. Branduani, Fazio, Martinelli e Gatti, cioè il portiere e i tre centrali difensivi, poi Porcino, l'esterno sinistro, che ha lanciato lungo per Vazquez a centrocampo, sponda di testa verso Vandeputte, blitz del belga fra linea mediana e trequarti, palla a Carlini sulla sinistra, cross e taglio sul primo palo dell'argentino dopo cinquantacinque metri di corsa. Cose del genere si costruiscono con il lavoro. L'articolo integrale potete leggerlo nell'edizione cartacea – Calabria