Il Palermo due volte all'orizzonte. Prima in campionato, poi nella Coppa Italia di categoria: due scontri diretti in poco più di un mese, anche se quello di domenica al “Barbera” ha un carico imparagonabile agli ottavi della competizione minore di mercoledì 3 novembre. Fra due giorni si giocherà per la classifica e per provare a inguaiare sul serio una diretta concorrente alla promozione. Più in là si scenderà in campo soprattutto per il blasone e l'orgoglio dopo aver eliminato 48 ore fa un'altra nobile come il Catania. Mercoledì i rosanero hanno buttato fuori dalla Coppa il Monopoli, però domenica si sono presi una bella ripassata a Taranto (3-1) e ancora prima si erano dovuti accontentare di un pareggio esterno nel derby con il Messina. Se i giallorossi sono stati criticati dai tifosi per i due pari consecutivi con Picerno e Potenza, ai prossimi avversari non è andata meglio, anzi. L'incontro di dopodomani è già uno spartiacque per tutte e due le squadre e per i due allenatori. I rosanero sono già stati un punto di svolta per il Catanzaro nei due confronti dello scorso torneo. All'andata - 4 novembre 2020 - perché riacciuffando il pareggio nel recupero nonostante una doppia inferiorità numerica, i siciliani avevano scatenato la reazione su due livelli delle Aquile: dal punto di vista societario con la strigliata del dg Foresti ai calciatori, mandati in ritiro punitivo; sul piano tattico con la transizione a un modulo con due mediani e l'estromissione (momentanea) del regista Corapi per avere più equilibrio. La risposta? Lo storico blitz di Avellino e la prima serie positiva stagionale. La vittoria del ritorno - 21 febbraio di quest'anno - ha sancito il decollo definitivo verso un finale di girone da incorniciare: il 2-1 al “Barbera” firmato Verna e Martinelli è stato la scintilla della consapevolezza in un gruppo che segnali di forza ne aveva dati, ma mai con la continuità che avrebbe mostrato in seguito. Consapevolezza alla quale si è aggiunto pure il petto gonfio per essere riusciti nell'impresa di sbancare come mai successo prima quello stadio. E di quella partita i reduci sono ancora tanti, da Carlini ai due goleador. Insomma, i precedenti sono di buon auspicio per Calabro e i suoi, che si sono consolati dalle frenate di campionato centrando l'obiettivo minimo degli ottavi di Coppa. Nel Catanzaro schierato con molte seconde linee si è messo in evidenza Ilario Monterisi, autore della rete della vittoria e di un intervento provvidenziale nel finale. In prestito dal Lecce, per il difensore è stata la prima assoluta con il giallorosso delle Aquile: «Sono felicissimo, esordire in quel modo è stato inaspettato, ho dato una mano alla squadra e abbiamo passato il turno, il gol è dedicato alla mia famiglia, che ha sempre fatto tutto per me». Oltre a essere il più giovane della rosa (insieme a Ortisi), Monterisi è anche l'ultimo arrivato: «Ma questo è un gruppo eccezionale, sono qui da nemmeno due settimane e sembra che ci stia da più di un anno, mi hanno integrato alla grande».