Applausi e consensi. Il Catanzaro ha finalmente conquistato i suoi tifosi. O almeno quelli che stanno andando allo stadio, perché le 2.400 presenze scarse che si sono godute il 3-0 al Taranto, tante quanto la media delle cinque gare casalinghe stagionali, non sono neanche lontanamente paragonabili alle oltre 4.000 dell'epoca prima del Covid sotto la presidenza Noto. Se nella classifica generale le Aquile hanno preso il volo con il secondo posto, in quella degli spalti sono solo settime: troppo poco alla luce della storica passione della piazza e dei risultati attuali. Domani sera a Latina Calabro e i suoi calciatori proveranno a centrare la quarta vittoria di fila. Dovessero riuscirci il pubblico che risposta darebbe domenica quando al “Ceravolo” arriverà il Monopoli? Il caro biglietti e l'assenza dei gruppi organizzati (che hanno scelto di restare fuori, come tanti altri in Italia, per protestare contro le limitazioni da pandemia) contano fino a un certo punto. Ad Avellino i tagliandi costano anche un po' di più, la squadra va peggio, ma c'è comunque più gente. E poi chi resta fuori rischia di perdersi i colpi che Carlini e soci stanno tirando fuori: l'attacco ha ingranato e gli otto gol serviti agli avversari nelle ultime tre partite lo dimostrano. Non sono un episodio, Calabro ha finalmente trovato la quadratura del cerchio e i singoli stanno trovando la condizione ideale. Rolando, Cianci e Bombagi non sono quelli di un mese fa, Vandeputte sembra tornato ai livelli di inizio agosto e così andando. Il fronte offensivo sta chiaramente sorprendendo soprattutto se paragoniamo l'abbondanza attuale alla sterilità precedente. La difesa, invece, è il reparto delle conferme. Non è una novità e forse per questo viene data per scontata, però se il Catanzaro non ha ancora subito una rete su azione il motivo va ricercato in un lavoro iniziato nell'agosto del 2020 e proseguito, da gennaio in poi, con l'arrivo di Scognamillo. Il napoletano con Fazio e Martinelli compone un terzetto quasi perfetto, Branduani dà sicurezza ed esperienza fra i pali e la porta, sempre blindata in trasferta, è stata finalmente chiusa anche in casa. La quadratura del cerchio è garantita anche dalla mediana e dall'apporto che sta dando uno come Welbeck in sinergia con Verna: dove non può uno ecco l'altro. Non saranno giocatori di fino, ma sono elementi fondamentali per sostenere i cinque elementi d'attacco. Welbeck è ormai una realtà: a Catania ancora lo rimpiangono, a Catanzaro lo stanno apprezzando tutti a partire da Calabro, che da quando l'ha lanciato non se n'è più privato. Verna non è mai stato in discussione, ma la sintonia instaurata con il ghanese e uno stato di forma di coppia strepitoso danno a Cinelli tutto il tempo per rimettersi al top. Il Catanzaro aspetta anche lui, comunque, perché la stagione sarà lunga ed equilibrata e si avrà bisogno di tutti, dell'ex Vicenza come di Risolo. Notiziario. La squadra si è allenata nel pomeriggio a Simeri mare, dove stamattina sostiene la rifinitura. A Giovino sono in corso lavori di manutenzione del manto erboso. Martinelli è in dubbio per Latina a causa di una piccola contrattura, Cianci è recuperabile nonostante un fastidio al collo.