La quaterna sulla ruota di Latina leva gli ultimi dubbi ai pochi che ancora ne avevano: il Catanzaro può provarci fino alla fine, ha tutto per farlo e per farcela.
È servito un po' di tempo per ingranare (nemmeno troppo in realtà) e dimostrare che le ambizioni estive erano concrete, ma ormai ci siamo. Si può crescere e migliorare - naturalmente -, c'è l'impressione che la squadra di Calabro abbia ancora tanti margini da raggiungere, soprattutto a centrocampo e in attacco, però ora è chiaro che i giallorossi sono la più seria alternativa al Bari.
Mettere le due squadre alla pari non è un'eresia, è cosa buona e giusta. Meno quattro punti in classifica dai pugliesi fermati dal Foggia di Zeman e lo scontro diretto in programma al “San Nicola” sabato 30 ottobre (si giocherà in anticipo, alle 14, con diretta su RaiSport): sognare è il minimo in una piazza che aspetta da troppi anni un torneo di vertice come questo che si sta profilando.
Il 2-0 a Latina è stato il prodotto di una prova di forza di Fazio - capitano di giornata - e compagni. “Controllo” è il termine che meglio definisce una partita condotta senza problemi per almeno 75 minuti. Anche stavolta, come a Pagani o col Taranto, il risultato avrebbe potuto essere più rotondo, ma rimproverare qualcosa alle Aquile vorrebbe dire andare troppo per il sottile.
C'è tanta sostanza a partire dalla tenuta di una difesa - ma forse è meglio parlare di sistema difensivo - che non ha concesso gol agli avversari per la quinta trasferta consecutiva.
Cinque trasferte in fila senza subire gol non è comunque un record: nella stagione 2013-14, con Oscar Brevi in panchina, la striscia immacolata arrivò a sette uscite esterne una dietro l'altra (le ultime del girone di ritorno, da inizio febbraio a inizio maggio 2014). Però al di là del dato in sé questo gruppo guidato da Calabro è più solido sul piano mentale, ha più qualità e profondità, ed è consapevole di essere stato programmato per il bersaglio più grosso.
Il coach salentino intanto ha eguagliato se stesso con largo anticipo. Nello scorso torneo era riuscito a centrare quattro vittorie consecutive in coda alla stagione regolare, dopo trecento giorni di lavoro. Stavolta il poker è stato servito al secondo mese di campionato. C'è tutto per allungare il filotto anche se sarà molto complicato: dopodomani proprio il Monopoli tornerà al “Ceravolo” per uno stress test più probante di quelli già superati. I pugliesi viaggiano nel gruppone delle terze con sedici punti, appena quattro dai giallorossi, e il cannoniere Starita in gran forma (sei gol). In molti pensano già al Bari, ma conviene concentrarsi sui biancoverdi: domenica (ore 14:30) è annunciata battaglia vera.
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