L'uomo dei gol pesanti. Quando segna l'argentino il Catanzaro vince sempre. L'ultimo graffio ha firmato il quarto successo consecutivo ed eguagliato il miglior filotto stagionale. Quattro mesi dopo un decollo rivelatosi illusorio, i giallorossi possono riprovarci. Con argomenti diversi, più consistenti. Il secondo posto in coabitazione con l'Avellino (e col vantaggio negli scontri diretti) è una base di partenza, non un punto di arrivo. Rispetto a ottobre la rosa è più lunga: a differenza dei rinforzi estivi, quelli invernali hanno già lasciato il segno e alzato il livello, dimostrando di essere elementi indispensabili per quel salto di qualità rimandato per tutta la prima parte della stagione. Il Bari resta sette lunghezze più in alto, chi rincorre rimane agguerrito, ma l'equilibrio di questa fase può solo aiutare i giallorossi, che hanno lo scontro diretto con i pugliesi in casa (fra un mese) e già domani, contro la Paganese in casa, potrebbero sfruttare un turno sulla carta più agevole rispetto ai rivali (che saranno impegnati a Torre del Greco). Del resto, in 180 minuti sono stati divorati cinque punti alla capolista. Il blitz di Andria, seconda trasferta di seguito chiusa con un pienone, è stato difficile, sudato, ma meritato. Vazquez si è confermato un amuleto. Ha vissuto alti e bassi come il resto della squadra, però la sua stagione è positiva. Soprattutto, il ventottenne di San Martin ha la freddezza per sbloccare le partite. In casa della Fidelis lo ha fatto dal dischetto, spiazzando Saracco. Rete da tre punti come spesso gli è capitato, perché cinque dei sette centri dell'argentino in campionato hanno spinto il Catanzaro al successo: questo in Puglia ha fatto il paio con il missile di destro che ha spianato la strada con l'Avellino domenica scorsa. E ancora, alla prima giornata, aveva avviato le danze in sforbiciata contro il Francavilla e segnato anche il raddoppio dopo il momentaneo pari degli ospiti. Vazquez aveva innescato la vittoria anche a Latina, su rigore come ad Andria. In pratica, l'unica volta che l'argentino tifoso del Boca non ha determinato il risultato, ma l'ha comunque rifinito, è stata nel 3-0 sul Taranto all'andata, gara messa in discesa da Cianci, blindata da Vandeputte e poi chiusa dall'argentino, sempre dal dischetto, nel finale. L'eccezione a una regola confermata ad Andria col sigillo su una partita che il Catanzaro ha giocato bene nel primo tempo, un po' meno nel secondo, ma nella quale ha rischiato comunque poco nella ripresa: la miglior difesa del girone ha retto alla grande come tante altre volte è capitato. Da tre partite Branduani è imbattuto e ora è a quota dodici gare a reti inviolate (record del girone insieme al Monopoli), quattro delle quali in questo anno solare. Nel 2022 solo il capocannoniere Moro, su rigore, è riuscito a bucare il forte giallorosso. L'unica notizia negativa, ancorché parziale in attesa degli esami strumentali previsti oggi, riguarda il ginocchio gonfio rimediato da Iemmello in uno dei primi contrasti di gioco. Si tratta di una botta, non dovrebbe essere nulla di grave, però si aspettano i risultati degli esami strumentali previsti in giornata per saperne di più. L'intoppo rallenta l'inserimento del centravanti che ad Andria ha giocato il secondo tempo e domani sarebbe stato probabilmente schierato dall'inizio. Non sarà così.