Si ricomincia… un po’ alla volta. E, salvo sorprese, senza altri volti nuovi se non quelli dei portieri Fulignati e Sala e del centrocampista Pontisso. Oggi inizia ufficialmente la stagione del Catanzaro con un rientro scaglionato a gruppi: il primo nucleo di calciatori stasera, l’altro domani mattina. Si rivedranno nel solito albergo all’ingresso della zona nord della città per il tran tran tipico di ogni metà luglio: visite mediche fra mercoledì e giovedì in una delle cliniche private a due passi dal capoluogo, quindi venerdì e sabato i test atletici di rito. Il luogo scelto per la prima sudata è l’unica novità: la squadra lavorerà al “Ceravolo” e non, come sempre fatto nel passato recente, a Giovino. Allo stadio Martinelli e compagnia torneranno a disposizione del prof. Antonio Del Fosco, preparatore atletico di fiducia di Vincenzo Vivarini. In quelle quarantotto ore lo staff del tecnico abruzzese si farà un quadro preciso della situazione di ogni singolo. I giallorossi partiranno per il ritiro di Moccone, frazione di Camigliatello, domenica mattina subito dopo la colazione. Rimarranno in Sila fino a venerdì 29 luglio, antivigilia dell’esordio stagionale nel turno preliminare di Coppa Italia in casa del Modena. Accanto al lavoro di campo, c’è quello sul mercato che continua senza sosta e sui soliti nomi. Vandeputte, per prima cosa: il belga lascerà Vicenza, non vuole prolungare il contratto e ha nel Catanzaro una delle possibili (e gradite) destinazioni. Non l’unica, perché si sono fatte sotto sia il Palermo che un’altra grossa società di serie B rimasta riservata. Le Aquile, rispetto alle concorrenti, pagano lo scotto della categoria, di certo non il richiamo che nutrono sul jolly offensivo. Per Vandeputte Catanzaro è un po’ come stare a casa, al “Ceravolo” si è rilanciato dopo un’annata complicata e in zona sono stati benissimo sia lui che la famiglia. Quindi il Catanzaro è ancora in corsa, anche perché dalla Viterbese al Vicenza l’aveva portato Magalini, ora ds giallorosso. Il responsabile dell’area tecnica voluto dal presidente Noto non ha interrotto neanche un giorno i contatti con l’entourage del calciatore e con il club veneto. La situazione si può sbloccare, ma andranno comunque rispettate le legittime richieste del Vicenza (dove il ragazzo avrebbe un altro anno di contratto) e bisognerà aspettare ancora. Quanto al regista, le voci che vorrebbero fatto l’affare col Padova per Ronaldo non sono veritiere: il brasiliano è uno degli interessi del Catanzaro per il centrocampo, non l’unico e non il più importante. Su di lui si è buttato anche il Pescara, ma i nodi riguardano l’ingaggio (a Padova hanno esagerato negli anni passati, infatti ora stanno ridimensionando) e le perplessità relative al carattere difficile del trentaduenne. Che tecnicamente non si discute, sul piano dei comportamenti sì visto che è uno dal rosso facile (e dovrà scontare quattro turni per la testata a un avversario nella finale di ritorno dei playoff). Il pallino di Vivarini nel ruolo è sempre Andrea Schiavone, che sta valutando con calma le proposte ricevute dopo essersi svincolato dalla Salernitana. E poi c’è Federico Carraro (Feralpisalò), nome che non è passato di moda.