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Catanzaro, la fase 2 del ritiro. L’ultimo mercato senza fretta

Da oggi la truppa giallorossa al lavoro nella quiete di Roccaraso. Probabile un’amichevole contro una squadra professionistica. Caccia a una punta prima di lasciar partire Vazquez (Gubbio?)

Pasquale Fazio

La fase due. Il Catanzaro si ritrova oggi a Roccaraso per cominciare la seconda parte della preparazione. Una settimana in Abruzzo con probabile amichevole contro un club professionistico servirà ai giallorossi ad aumentare i giri del motore in vista dell’inizio del campionato. Il rinvio dei calendari per il solito pasticciaccio estivo in cui incappa praticamente ogni anno la Lega Pro non ha, almeno al momento, cambiato i piani di Vivarini e del suo staff, ma la situazione potrebbe essere aggiornata: il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza della Figc di anticipare l’udienza del caso Campobasso. Probabile lo slittamento dell’inizio del torneo previsto per domenica 28.
Il club potrebbe dunque avere più tempo per l’innesto obbligatorio a centrocampo (con il regista Schiavone è sempre tutto in ballo) e per il sempre più probabile passaggio di consegne in attacco: Vazquez vuole partire per giocare di più e il Gubbio è la destinazione più probabile, sicuramente più del Monopoli. Ma prima di lasciare andare via l’argentino il ds Magalini vuole un sostituto fra Curcio (Foggia), conteso al Crotone, Ferrante, sul quale però la Ternana ha chiuso le porte a tutti, o una terza punta finora tenuta riservata (non è comunque Montalto, in uscita dalla Reggina).

L’incertezza calendari può consentire di valutare con calma anche il recupero di Fazio, il cui programma di riabilitazione dopo l’intervento al ginocchio sembra procedere bene, ma non è ancora completato: dopo Ferragosto il difensore, il tecnico, i preparatori e i sanitari giallorossi faranno il punto della situazione in base alla quale si deciderà se tornare sul mercato per un altro difensore (in caso di esito negativo del check up) o procedere al pieno reintegro del veterano (che è la cosa auspicata da tutti).
La parola “recupero” riguarda anche Simone Pontisso, che resterà fermo una quindicina di giorni per un lieve stiramento al retto femorale. La risonanza magnetica a cui si è sottoposto nelle ultime ore non ha evidenziato nulla di grave, confermando quanto ipotizzato dai medici del Catanzaro domenica scorsa.
Vivarini avrebbe voluto vedere Pontisso all’opera a Modena in posizione di playmaker, capire cosa l’ex Vicenza e Pescara possa dare alla squadra assolvendo quelle funzioni. L’infortunio subito al termine del riscaldamento, mentre provava le conclusioni in porta, ha modificato i piani: sarebbe stato l’esperimento più interessante della comunque proficua serata di Coppa Italia.
La caccia a un centrocampista di qualità è aperta dalla fine della passata stagione, perché un classico regista che faccia “cantare” il pallone i giallorossi non ce l’avevano e non ce l’hanno nemmeno adesso. Forse Pontisso è quello che più di ogni si avvicina alle caratteristiche ricercate da Vivarini. Che l’avrebbe voluto testare contro un avversario di assoluto spessore come il Modena, non ha potuto farlo, ci riproverà appena possibile, perché l’apprendistato di Pontisso nel ruolo non è finito. Anzi, deve ancora iniziare.

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