La trasferta con il Monterosi è un’occasione d’oro per le “riserve” di lusso. In una gara insidiosa, contro un avversario scorbutico, dopo il derby vinto con merito e che, però, ha decimato l’organico di Vivarini, le alternative titolari domani pomeriggio (al “Rocchi” di Viterbo) potranno dimostrare di essere all’altezza. Ancora una volta.
Cianci e Curcio lo hanno già fatto, ma quasi sempre da subentrati. Situm non sarebbe nemmeno il caso di definirlo un’alternativa, ma è stato fuori un mese, ha bisogno di ritrovare la migliore condizione e, comunque, Tentardini in questo periodo (l’ha rilevato sul piano numerico, perché a destra c’era Vandeputte) ha legittimato la fiducia. Fazio ritornerà al centro della difesa in una partita ufficiale dopo cinque mesi e mezzo.
I due attaccanti, l’esterno croato e il difensore siciliano sono scelte praticamente obbligate dalle squalifiche di Iemmello, Biasci, Vandeputte e Brighenti (cui va aggiunta quella di Gatti), quindi il valore dell’incrocio nel Lazio, per i quattro “sostituti”, sarà doppio perché rileveranno i due bomber della squadra, il principe degli assist e uno dei perni del pacchetto arretrato.
Tutte le carte del poker che rilancerà Vivarini hanno lo spessore adatto. Curcio ha appena rifilato un gol al Crotone ponendo l’ipoteca sul derby, ha l’esperienza e le qualità per non far rimpiangere Biasci pur con caratteristiche diverse. Cianci quest’anno ha la determinazione che non possedeva l’anno scorso, fra campionato e Coppa ha già segnato cinque volte, è in forma e si nota. Tra l’altro, il centravanti barese condivide col fantasista beneventano il ruolo di marcatore di scorta (tre reti a testa da subentrati) e l’obiettivo di arricchire il bottino personale ora che ripartiranno in tandem dall’inizio: fino a questo momento, Coppa a parte, era successo solo a Monopoli.
Quanto a Situm, la solidità tecnica e mentale del laterale è fuor di discussione, il suo apporto era già stato decisivo prima dell’infortunio, le sue doti offensive sono differenti, ma comunque adeguate a garantire il contributo che dalla fascia ha portato in questo mese Vandeputte.
Fazio, dietro, non avrà necessità di ritrovare la sintonia con Martinelli e Scognamillo. Si conoscono a memoria, hanno giocato insieme due anni, da quel punto di vista problemi proprio non ce ne saranno. Il centrale, tuttavia, non disputa un incontro ufficiale dal 29 maggio (Padova-Catanzaro), quindi un minimo di dubbi sull’impatto che avrà il ritmo di una gara vera sulla sua prestazione non può non esserci. Comunque l’esperienza e le doti fisiche e caratteriali non gli mancano, quindi Vivarini non nutre troppe preoccupazioni per l’assenza di Brighenti.
Dalla riduzione delle risorse da pescare in panchina invece sì (verranno convocati i Primavera Megna e Maltese), ma questo è un altro conto e qualcuno dovrà stringere i denti. I tifosi saranno d’aiuto: circa 450 già sicuri fra quelli giallorossi, più del doppio delle presenze casalinghe dei laziali.
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