Un campo di calcio che si trasforma in una caccia all’uomo. La vergogna arriva da Rombiolo, dove si è registrata l’ennesima aggressione a un arbitro. Il deprecabile episodio è avvenuto domenica scorsa nella gara di Seconda Categoria tra Pernocari-Filandari, terminata 3-1.
Dal referto del giudice sportivo territoriale emerge lo squallido post gara. Nel comunicato si legge che «al termine della gara, l’arbitro rientrava nel suo spogliatoio ed al suo interno veniva aggredito da un soggetto che lo insultava proferendogli “pezzo di m..., ci hai fatto perdere, ti meriti di essere sparato”». Da questi insulti «il direttore di gara riconduceva detta losca figura ad un tifoso del Filandari». La suddetta persona «iniziava ad aggredire l’arbitro con una serie ripetuta e violenta di calci alle gambe e colpi in volto, continuando negli insulti “m...! sei una m...!”. L’arbitro urlando ad alta voce, chiedeva aiuto «ed in suo soccorso accorrevano i dirigenti della società Pernocari». A questo punto «l’energumeno abbandonava lo spogliatoio». In ospedale all’arbitro veniva riscontrava «contusione, distorsione del gomito sinistro e prescrizione stecca gessata per 15 giorni». Il giudice ha inflitto l’ammenda di 200 euro al Pernocari e di 400 al Filandari, ha squalificato per una giornata il campo del Pernocari e per due quello del Filandari. Penalizzazione di 2 punti al Filandari.
È costata cara invece al Roggiano la leggerezza d’aver fatto, per errore, la sesta sostituzione quando sul campo vinceva 3-1. È accaduto lo scorso 18 dicembre, ma il giudice sportivo s’è pronunciato ieri dando, come era prevedibile, la vittoria a tavolino al Sant’Agata per 3-0. Il cambio incriminato è avvenuto al 48’ del secondo tempo a pochissimo dal triplice fischio. E ciò ha provocato anche le dimissioni di mister Salvatore Liparoti, sostituito a Roggiano nei giorni scorsi da Emilio Follone, ex giocatore del Cosenza. Alla luce di questa decisione il Sant’Agata incamera 3 punti preziosi.
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