Un piccolo gesto, simbolico e importante insieme. Il Catanzaro pensa ai migranti scomparsi due settimane fa nel naufragio di Cutro. Lo fa realizzando una divisa speciale, in edizione limitata: le Aquile la indosseranno domani sera a Crotone, poi la metteranno all’asta per devolvere l’intero ricavato alle famiglie delle vittime. «Siamo alla vigilia di una partita di calcio che, purtroppo, capita in un momento molto difficile per la Calabria e soprattutto, per i territori di Catanzaro e Crotone: oltre 70 morti, fra cui tanti bambini, i corpi che ancora vengono recuperati dal mare», ha spiegato il direttore generale Diego Foresti presentando l’iniziativa. «Con il presidente Noto e il nostro sponsor tecnico abbiamo pensato di fare qualcosa, nel nostro piccolo», ha aggiunto il dg: «Ho chiamato Raffaele Vrenna per annunciarglielo, pare abbiano aderito anche loro, avevamo pure proposto una conferenza stampa congiunta, poi ognuno prende le sue decisioni».
Le divise grigie con inserti verdi («Colore scelto perché simboleggia la speranza in un futuro migliore») sono state personalizzate con data e avversario sul petto e un richiamo al fair play sulla schiena: «Il calcio passa in secondo piano visto quello che è successo in un posto a metà strada fra Catanzaro e Crotone», ha detto ancora Foresti affiancato da Mario Tavano, responsabile del punto vendita del club e dello sponsor tecnico su corso Mazzini. La partita alle porte, comunque, è l’ultimo ostacolo da superare per i giallorossi: «Gara vera fra due squadre forti, loro hanno fatto un grande campionato se noi, nonostante tutti i record, siamo ancora qui a combattere. Non hanno mai perso in casa, dove hanno pure subito meno gol di noi. E poi sarà una sfida in diretta Rai, spero che la Calabria possa dire la sua».
Il Catanzaro si sta preparando in una città piena di entusiasmo e bandiere giallorosse per le strade: «È giusto che il tifoso faccia il tifoso - ha proseguito Foresti -, è un dato di fatto quello che squadra sta facendo, noi però non dico che la pensiamo come se fossimo alla prima giornata, ma finché non ci sarà la matematica gestiremo il tutto come sempre, con l’entusiasmo lasciato alle porte del centro sportivo e dello stadio perché i nostri numeri vanno concretizzati, andiamo in un campo difficile, contro un avversario forte, e mancano ancora otto partite e 24 punti. Per noi, questa, sarà una gara come tutte le altre». Ma senza tifosi della provincia di Catanzaro al seguito: «Le leggi sono fatte per essere rispettate, quindi noi questo divieto lo rispettiamo, ma non lo condividiamo», ha sottolineato il dg. «Quest’anno i nostri sostenitori, ovunque siamo andati, tipo Pescara, hanno dato spettacolo e dimostrato di essere cresciuti come sono cresciute la società e la squadra. Solo per le squadre grosse di Serie A si muovono duemila persone per sette-ottocento chilometri come ha fatto la nostra gente in Abruzzo: se siamo primi è anche merito dei nostri straordinari sostenitori. Dispiace – ha detto ancora Foresti – che non ci siano perché in una festa di sport sarebbe stato bello vederli tutti, con lo stadio pieno, cercheremo di onorarli come abbiamo sempre fatto».
Buon senso. Il club, in mattinata, aveva diramato una nota nella quale ha invitato i sostenitori ad attenersi alle disposizioni del Gos di Crotone: «Pur consapevoli che si tratta di una misura penalizzante per i nostri straordinari tifosi, non possiamo che sollecitarli al rispetto di quanto stabilito, esortandoli a non recarsi allo “Scida”, dove il settore ospiti resterà chiuso. Invitiamo, inoltre, i sostenitori giallorossi di altre province che potranno accedere allo stadio di mantenere un comportamento corretto come, del resto, è sempre successo in tutte le trasferte che li hanno visti protagonisti».
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