Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 23 Novembre 2024

Catanzaro c'è un unico tormento, rimane il “rebus Vivarini”

Vivarini allenatore Catanzaro (foto LPS)

Il rinnovo o l’addio di Vincenzo Vivarini. La stagione è finita, due trofei in una mano, il nodo-allenatore nell’altra. È la settimana decisiva per sbrogliarlo. Forse l’ultima, considerando il tanto (troppo?) tempo da cui se ne parla. Messa da parte la discussione in attesa di archiviare la pratica Supercoppa, nei prossimi giorni il presidente Floriano Noto e il tecnico si incontreranno per cercare l’intesa che finora non c’è stata. E non è detto ci sia. I temi sul tavolo sono sempre gli stessi. Sul piano economico, le distanze si sono ridotte sensibilmente (praticamente del tutto), ma va trovata una quadra su tutte le altre richieste di Vivarini: un elemento in più nello staff tecnico, una maggiore integrazione dello staff sanitario (col quale ha comunque collaborato con profitto e senza problemi in quest’anno e mezzo) nella vita del club, ovvie e determinate garanzie in sede di mercato, per cui le idee sono comunque molto chiare perché cinque o sei nomi di possibili rinforzi sarebbero già stati condivisi con il direttore sportivo Giuseppe Magalini. La società ha idee ambiziose per la prossima stagione, dopo che in questa ha raccolto i frutti di una semina durata almeno tre anni e che rappresenta una buona base per la B: tutti i titolari e le loro alternative più importanti hanno almeno un altro anno di contratto, per esempio. E se si continuasse con Vivarini il Catanzaro potrebbe avere un indubbio vantaggio, la continuità di 18 mesi di lavoro. Quest’ultima è una delle considerazioni più forti in favore di un rinnovo. Un’altra è l’endorsement nei suoi confronti espresso – pubblicamente o in privato – dai calciatori più forti e rappresentativi. L’assist del “Re”. Per esempio quello di Iemmello a Raisport, subito dopo il 2-2 con la Reggiana che ha dato la Supercoppa alle Aquile: «Più che rinato – ha detto l’attaccante abbracciato a Vivarini parlando del suo rilancio a Catanzaro – ho trovato le giuste motivazioni, anche grazie al mister. Ero fuori rosa a Frosinone, stavo pensando non di smettere ma quasi, lui mi ha voluto a tutti i costi, mi ha riportato nella mia città natale per farmi vivere quello che abbiamo vissuto fino a oggi». Il bomber dal primo luglio avrà il rinnovo automatico per un’altra stagione (era legato alla promozione). Se non è un messaggio questo… Fosse per il numero 9, non ci sarebbero dubbi su chi allenerà i giallorossi. E come lui la pensano in tanti nello spogliatoio, da Scognamillo a Martinelli, da Brighenti a Ghion, che dopo l’annata in prestito al “Ceravolo” tornerebbe volando dal Sassuolo, ma chissà se anche con un altro allenatore. Al di là di tutto, per raggiungere l’intesa è indispensabile normalizzare i rapporti personali fra Vivarini e la proprietà: il gioco delle parti nella trattativa li ha un po’ raffreddati, dunque bisognerà prima di tutto rasserenarli per provare a stringersi nuovamente la mano per un altro biennio. Altrimenti, la separazione sarà inevitabile e forse pure giusta: senza fiducia reciproca, non avrebbe senso continuare insieme.

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