Ringiovanire l’organico e trattenere tutti i punti fermi del Catanzaro dei record. Continua a muoversi seguendo le linee guida fissate durante la stagione il direttore sportivo Giuseppe Magalini, sempre in stretto contatto con il tecnico Vincenzo Vivarini. I giallorossi che tornano in B dopo diciassette anni saranno un mix fra senatori e under 23. Nei prossimi giorni non dovrebbero essere completate operazioni in entrata (per le uscite se ne parlerà sicuramente dal primo luglio), ma il lavoro di verifica prosegue incessantemente. «Nelle ultime tre o quattro settimane avrò visto e analizzato fra i tre e i quattrocento giocatori», ha spiegato l’allenatore intervenendo a “La domenica sportiva”, trasmissione della tv abruzzese “Rete 8”. Dalla delusione dei playoff 2022 all’annata dominata subito dopo, Vivarini è stato pungolato su più aspetti, molti relativi alle vicende del Pescara, che il coach ha visto di persona nella semifinale di ritorno dei playoff persa contro il Foggia. Non è un mistero che a Vivarini piaccia Rafia: dopo il 2-2 fra giallorossi e biancazzurri in campionato lo aveva paragonato a Zidane. La mezzala del 1999 è destinata a un club di Serie A: «È un giocatore forte, ha qualità e potenzialità per fare campionati più importanti della Lega pro, sa gestire la palla e anche fisicamente non è messo male. Può stare bene nel Catanzaro di Vivarini? Sicuro. Lo chiederò? È del Pescara, ma poi il mercato è sempre un grosso punto interrogativo». Per il momento quella per Rafia è solo una suggestione che è impossibile da concretizzare. Ma ciò che adesso pare qualcosa di impossibile fra un mese e mezzo, due, chi lo sa. E ancora, fra gli abruzzesi che gli hanno strappato l’occhio ci sono gli esterni offensivi Delle Monache (un 2005 che tornerà alla Sampdoria per fine prestito e potrebbe rimanere in blucerchiato) e Desogus. La lista del Catanzaro è lunghissima (c’è anche lo juventino Compagnon), servirà a integrare il gruppo base: «Brighenti rimane con noi – ha risposto parlando del centrale difensivo Vivarini –, io vorrei toccare il meno possibile la rosa, tenere un po’ tutti, ma ci sono movimenti da fare sul mercato perché dobbiamo ringiovanire la squadra, inserire dei fuoriquota (cioè under 23 e under 21, ndr) più uno o due pezzi di spessore caratteriale e fisico, quindi qualcuno per forza di cose ci dovrà lasciare». Gli indiziati sono noti: da Fazio a Cianci, da Gatti a Bombagi e Welbeck fino a Cinelli, anche se più avanti le dinamiche del mercato potrebbero spingere altri verso l’addio: per esempio non è detto che il Pescara non provi a portare alla corte di Zeman il suo pupillo Curcio. «Il Catanzaro può ripetere quello che ha fatto il Bari quest’anno? Con la B c’è un gap molto alto in questo momento, soprattutto sul piano atletico fisico, ma anche su quelli tecnico e tattico. Nella categoria superiore c’è molta attenzione alla fase difensiva – ha aggiunto Vivarini –, noi siamo molto proiettati al possesso palla e spero di riuscire a mantenere questa caratteristica, ma dovremo anche essere pronti ad affrontare un campionato con tante difficoltà. Il modulo? Questi concetti li abbiamo superati, però mi auguro – ha concluso sornione – di vivere un campionato di B sopra le righe, cioè di avere le potenzialità per giocarmi le partite alla pari degli altri».