Le trattative per portare a Catanzaro Andrea Ghion e Giacomo Manzari non si sono ancora sbloccate, i nodi restano ingarbugliati. Sul centrocampista continua a spingere il Pisa, sull’esterno offensivo c’è anche l’Ascoli. I giallorossi devono continuare a lavorarci su e sperare di spuntarla. In caso contrario, le alternative sono già nella testa e sul taccuino del direttore sportivo Giuseppe Magalini. Quei due, però, fino a questo momento rimangono prime scelte nei rispettivi ruoli. Le avances del Pisa per Ghion sono diventate un problema da una settimana a questa parte, forse anche qualche giorno in più. Ed evidentemente si sono rivelate così insistenti che il playmaker – prima orientato a tornare in giallorosso dopo aver trascorso in prestito lo scorso campionato – sta vacillando. Immaginatelo a sfogliare una margherita: il “Ceravolo” o l’“Arena Garibaldi”, Vivarini o Aquilani, l’obiettivo di una salvezza tranquilla con i giallorossi o le maggiori ambizioni dei nerazzurri? Può darsi che il Pisa abbia messo sul piatto anche un trattamento economico più remunerativo rispetto al Catanzaro. I toscani hanno alle spalle i soldi di un uomo d’affari russo-americano che ha la sua base operativa a Londra (Alexander Knaster) con i Corrado (la famiglia che gestisce in Italia una grossa catena di cinema multisala) come soci di minoranza, due stagioni fa sono stati a un passo dalla Serie A perdendo la finale con il Monza e paiono intenzionati a riprovarci. Argomenti del genere non possono non far presa su un calciatore anche se, come nel caso di Ghion, a Catanzaro è stato coccolato e si è rilanciato. Il Sassuolo, proprietario del giocatore, sta aspettando che il diretto interessato scelga la destinazione per farlo partire in prestito. L’alternativa a Ghion sarebbe Emanuele Torrasi, di un anno più “anziano” (è del 1999) e rimasto svincolato per la mancata iscrizione del Pordenone alla C. Anche lui prodotto di un settore giovanile di alto livello (il Milan), Torrasi sembra essere un’opzione congelata in favore di Ghion. O fino a quando il Catanzaro non si stancherà di attendere una risposta che non è ancora arrivata. Sempre il Sassuolo dovrà sapere quanto prima le volontà di Manzari, conteso dall’Ascoli, per farlo partire a titolo temporaneo. Nello scorso fine settimana le Aquile parevano aver compiuto uno scatto quasi decisivo, poi i marchigiani hanno evidentemente rilanciato rendendo l’operazione meno scontata di quanto si potesse pensare. A scaglioni. Iniziano oggi, intanto, le visite mediche per la rosa a disposizione di Vivarini, convocata entro il tardo pomeriggio in città. Non è previsto un vero e proprio raduno: i test sanitari verranno fatti a gruppi, mentre i calciatori che hanno una casa non dovranno dormire nell’albergo alle porte della zona nord di Catanzaro che farà da base per i nuovi arrivati, da Veroli a Pompetti, da Oliveri a Krastev. Dopo le visite mediche, giovedì e venerdì sarà il turno dei test atletici prestagionali. La Coppa. Il caso Reggina, e la contestuale scomparsa degli amaranto dal ranking della competizione, rimodulerà il tabellone di Coppa Italia: il Catanzaro avrebbe affrontato il Vicenza nel turno preliminare, adesso dovrebbe giocare contro il Pescara di Zeman e chiedere l’inversione del campo perché il “Ceravolo” non sarà pronto. Manca l’ufficialità.