Catanzaro, la protesta dei tifosi. La "Curva Massimo Capraro" non sarà presente a Lecce: "O tutti o nessuno"
Il Catanzaro dovrà giocare la sua prima gara "casalinga" in Serie B a Lecce. Le pastoie burocratiche non hanno consentito alla società del presidente Floriano Noto di giocare al "Ceravolo" la gara con la Ternana e sulla trasferta di Lecce ha preso una posizione chiara e molto netta la curva "Massimo Capraro" che ha sostanzialmente deciso di disertare la trasferta "casalinga" in terra salentina. Ecco la lettera dei tifosi: "Abbiamo assistito alla kermesse stadio senza esprimerci perchè speravamo nell'esito positivo della vicenda così com'era stato promesso pubblicamente. Come spesso accade quando c'è la politica di mezzo le promesse vengono disattese. Dovete spiegarci come una tifoseria con 4000 abbonati possa selezionare 1500 fortunati al seguito della squadra che è da ritenersi come incontro casalingo con tagliando regolarmente acquistato. Questa lega calcio rispecchia con esattezza il sistema Italia: la documentazione inviata è in ritardo, il campo è pronto e perfettamente omologato, ma non si gioca, quindi... destinazione Lecce. Lecce, festa patronale, una città messa in crisi, riunioni su riunioni di cervelloni denominati Gos, 1500 ingressi limitati quando soltanto due giorni prima verrà detto come funziona il sorteggio. Chi fa sacrifici quotidiani per seguire la squadra merita rispetto. La dignità non si sballotta all'ultimo minuto da uno stadio all'altro. E' ora di dare un segnale di serietà e chiarezza".