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Catanzaro-Juve Stabia, 0-0 ma tanto spettacolo: palo e traversa fermano le Aquile

Un altro pareggio, il secondo consecutivo in casa. Con lo 0-0 contro la Juve Stabia, il Catanzaro ricorda a se stesso e ai suoi tifosi, ancora una volta capaci di riempire quasi tutto il “Ceravolo”, che quest’anno sarà forse più duro di quello passato. Vuoi perché i giallorossi non possono più essere una sorpresa, vuoi perché è cambiato tanto ed è normale aver bisogno di tempo per vedere la nuova creatura di Caserta registrata a puntino. Ma il pari con i campani, che all’esordio avevano sbancato Bari, non è da buttare via: arriva dopo un primo tempo giocato meglio dagli avversari e dal brivido di un gol annullato dal VAR all’11’ della ripresa. È vero che Petriccione, Pittarello e Pompetti colpiscono i legni, Iemmello sfiora il colpaccio nel recupero e si chiude in crescendo, però va bene così. L’anima c’è, tutto il resto ci sarà.

Caserta conferma il modulo 3-5-2 e tutta la formazione di domenica scorsa, rinunciando a Scognamillo e Pittarello, al rientro dalla squalifica e in panchina come i nuovi arrivi Seck e Cassandro (in tribuna c’è pure Buso). Dieci conferme anche nella Juve Stabia, che rispetto alla squadra che ha sbancato Bari, ha Varnier centrale difensivo come sola eccezione nel 3-4-2-1 che in chiave difensiva diventa un 5-4-1.

Le linee ospiti sono compatte e le marcature praticamente a uomo, soprattutto su Iemmello (Varnier lo segue ovunque), ma con l’obiettivo immediato e ben eseguito di ripartire subito in verticale, che col passare dei minuti si trasforma anche in un ottimo palleggio. I campani sono insidiosi su schema d’angolo (10’) e riescono a irretire la manovra di casa, che non ha sbocchi sulle fasce e non ha il polso della situazione in mezzo al campo, ma quando riesce a trovare un angolo, la battuta di Pontisso nel cuore dell’area viene deviata sulla parte alta della traversa da un colpo di testa di Petriccione (26’). Si tratta dell’unico episodio in favore dei giallorossi, meno incisivi degli avversari che all’intervallo hanno il solo demerito di non trasformare in qualcosa di concreto una maggiore brillantezza. Pigliacelli alza sopra la traversa un sinistro dell’indemoniato Floriani in avvio di ripresa, ma i protagonisti più attesi continuano a non vedersi, anche perché i lanci lunghi da dietro a cercare le punte sono tutti dei difensori stabiesi.

Il gol di Candellone (11’) annullato per fuorigioco di Piscopo all’inizio dell’azione, dopo un lungo check del VAR, segna un nuovo equilibrio: Pittarello rileva Biasci e nel giro di due minuti colpisce la traversa (un’altra per le Aquile), la Juve Stabia ci prova comunque, ma in transizione il Catanzaro prende il palo con Pompetti, appena entrato (23’). La partita ora è bellissima perché la Juve Stabia è più lunga e i calabresi più pronti, fra i campani esce il migliore, Varnier, per infortunio, nei padroni di casa subentrano Seck e Scognamillo (per Pagano e Scognamillo) e si passa al 4-4-2.

Pittarello trascina e il Catanzaro ci crede, raccoglie angoli e si vede spesso negli ultimi venti metri dei campani, ma al dunque sbatte sulla scarsa lucidità in rifinitura o in fase di conclusione, e quando riesce a trovare la porta con il colpo di testa di Iemmello nel recupero, Thiam si distende alla grande alla sua destra. E finisce 0-0.

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