CATANZARO-CARRARESE 3-1
MARCATORI: 34’ pt Biasci (Cat), 44’ Bouah (Car), 45’ Iemmello (Cat); 8’ st Pontisso (Cat)
CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli 6; Brighenti 6,5, Antonini 7, Bonini 6,5 (28’ st Scognamillo 6); Cassandro 7, Pompetti 6,5, Petriccione 7 (33’ st Coulibaly 6), Pontisso 7 (41’ st Pagano sv), Situm 7; Iemmello 7 (28’ st Pittarello 6), Biasci 7,5 (41’ st Seck sv). All.: Caserta 7,5.
CARRARESE (3-4-2-1): Bleve 6; Illanes 5,5, Hermanssonn 4 (15’ st Coppolaro 5,5), Imperiale 5; Bouah 6, Capezzi 6, Schiavi 5 (1’ st Giovane 6), Cicconi 5,5; Finotto 5,5 (37’ st Cerri sv), Panico 5 (1’ st Shpendi 6); Capello 5 (15’ st Cherubini 5,5). All.: Calabro 5.
ARBITRO: Perenzoni di Rovereto 6.
NOTE: Spettatori 9.348 di cui abbonati 5.665, incasso di 156.215 euro. Ammoniti: Brighenti, Bonini, Cicconi, Schiavi. Angoli: 0-5. Recupero: 1’; 4’.
L’attesa, indispensabile e benedetta boccata d’ossigeno. La prima vittoria in campionato subito prima della sosta: punti, sorrisi e un po’ di tranquillità. Ce n’era bisogno. Il 3-1 sulla Carrarese può segnare un punto di svolta per il Catanzaro, che ora ha due settimane di lavoro (prossima fermata Cittadella, 14 settembre) nelle quali inserire i rinforzi e portare tutti quanti alla stessa condizione. Potrà farlo con un minimo di relax in classifica e nell’ambiente: pensate quanto sarebbe stato complicare gestire lo stop dopo un pareggino o, peggio ancora, un altro ko. Questo pienone firmato da Biasci, Iemmello e Pontisso è un balsamo che riannoda un filo spezzato esattamente quattro mesi fa: esclusa la gara playoff col Brescia, messa in tasca ai supplementari, le Aquile non facevano valere il fattore “Ceravolo” nei tempi regolamentari dal 3-2 al Venezia dell’1 maggio. Era ora.
Caserta conferma il 3-5-2, a sinistra spende Situm, in difesa preferisce Brighenti a Scognamillo, in mezzo piazza Pompetti con Petriccione e Pontisso, di punta Iemmello e Biasci. Calabro risponde con un 3-4-2-1 che lascia l’iniziativa ai giallorossi e prova a colpire in transizione. Però rispetto alla prova opaca di mercoledì a Cesena, il Catanzaro è molto più pimpante sul piano atletico e Situm, portato su una fascia che non frequentava da parecchio, è sicuramente fra i più brillanti e propositivi. In generale, la palla gira bene, la difesa fa buona guardia, la squadra è aggressiva e in costruzione lascia poco all’avversario e arriva al tiro pure diverse volte (pericoloso soprattutto Cassandro alla mezz’ora) prima del vantaggio al 34’: palla in area di Cassandro, il tentativo di respinta di Hermannsson è maldestro e si trasforma in uno stop per Biasci, che nell’area piccola non sbaglia.
Non perdona nemmeno la Carrarese alla prima vera occasione, dopo che il Catanzaro si accontenta un po’ e non spinge come prima: rimessa laterale, cross troppo facile di Capezzi, incursione e colpo di testa vincente di Bouah (44’), che supera in decollo Situm. Il croato si fa perdonare subito, perché sul recupero a centrocampo di Petriccione e Pontisso, affonda a sinistra e crossa a centro area: Iemmello incorna e si sblocca. Un solo gol in più è striminzito e pure un po’ ingiusto, ma Pontisso apre la ripresa (8’) con un gran destro dal cuore dell’area su servizio dell’incontenibile Biasci (altra leggerezza di Hermannsson) la partita ha preso il piano inclinato nel verso migliore per le Aquile: 3-1 e ciao Carrarese.
Calabro aveva provato a dare brillantezza con Giovane e Shpendi, però benefici zero e giallorossi sempre padroni delle operazioni e vicinissimi al poker (23’) dopo un grandissimo uno-due dei “gemelli” e il destro di Iemmello che Bleve devia di piede in angolo (che l’arbitro non ravvisa). Dopo un check silenzioso del Var per un sospetto mani di Brighenti, il resto è sostanzialmente accademia: Caserta mette i muscoli di Coulibaly (per Petriccione) e Pittarello (per Iemmello) oltre a Scognamillo per Bonini e il Catanzaro gestisce senza affanni sfiorando il poker nel finale col subentrato Seck.
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