Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 30 Aprile 2024

Travolse e uccise un giovane sullo scooter ad Accaria: condannato a due anni

Abdeslam Kabri
Paolo Fazio, la vittima
Il luogo dell’incidente

È stato condannato a 2 anni di reclusione, un anno di sospensione della patente e al pagamento delle spese legali e di una provvisionale di 20mila euro a favore dei familiari della vittima, Abdeslam Kabri, il 62enne di origini marocchine che il 21 ottobre del 2012 travolse e uccise Paolo Fazio ad Accaria di Serrastretta, ferendo gravemente anche l’amico Marco Boca, entrambi in sella a una Vespa. L’udienza si è conclusa pochi minuti fa nel Tribunale di Lamezia, davanti al giudice Luana Loscanna. I familiari di Paolo Fazio, tramite i propri legali fiduciari, sono assistiti da Giesse risarcimento danni di Catanzaro, gruppo specializzato nella gestione di incidenti stradali mortali. I due ragazzi erano in sella alla moto quando vennero travolti da un furgone bianco. Grazie al filmato di una telecamera posta all’esterno di una vicina attività commerciale, alla testimonianza di una signora accorsa per prima sul luogo dell’incidente e all'indagine svolta dai carabinieri di Soveria Mannelli, Pianopoli e dal reparto investigazioni scientifiche di Messina sui frammenti di felpa trovati sul furgone, in pochi giorni è stato possibile risalire ad Abdeslam Kabri, che però nel frattempo aveva fatto rientro nel proprio paese e risultava quindi irraggiungibile. Viene emanato un mandato di arresto e nell’aprile 2016, a più di tre anni dall’incidente, l’uomo rientrando in Italia viene bloccato dalla polizia di frontiera dell’aeroporto Marconi di Bologna. Da qui si è potuto avviare il procedimento penale, giunto oggi a conclusione con la condanna davanti ai parenti di Paolo. «Non appena abbiamo avviato le procedure per il risarcimento dei familiari - spiegano Andrea Rubini e Anselmo Vaccaro, responsabile della sede Giesse di Catanzaro - i nostri uffici tecnici hanno accertato che la mattina dopo l’incidente Kabri si era recato la propria agenzia di assicurazione per rinnovare la polizza assicurativa del furgone, rimasta scaduta nei due mesi precedenti. Oltre a non aver prestato soccorso ai due ragazzi, pertanto, e prima di lasciare l’Italia per fare rientro in Marocco, il 62enne ha anche fatto un ulteriore tentativo di aggirare le regole».

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