Diciotto richieste di abbreviato su venti, con sette accusati, che hanno condizionato la scelta del rito speciale all’escussione di alcuni testimoni. Lo riporta la Gazzetta del Sud-Catanzaro oggi in edicola. Solo due degli imputati nel procedimento antimafia scaturito dall’inchiesta “Hermes” hanno scelto davanti al giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro Paola Ciriaco, il rito ordinario. Il procedimento è scaturito dall’inchiesta del 28 giugno scorso con l’esecuzione da parte degli agenti della Squadra Mobile della questura di Crotone, di 15 provvedimenti di fermo di altrettante persone considerate affiliate o colluse alla presunta cosca Barilari-Foschini. Un’organizzazione che per la Dda controllava i commercianti di Crotone ed anche le bancarelle del mercato e della festa patronale della Madonna di Capocolonna. Hanno scelto l’abbreviato condizionato: Angela Barilari (38 anni); Annibale Barilari (46); Gaetano Barilari (66); Salvatore Murano (44); Andrea Villirillo (21); Antonio Foschini (35); Vittorio Foschini (30) e Andrea Rizza (24). Hanno già scelto senza alcuna condizione, il rito speciale che dà diritto in caso di condanna alla diminuzione di un terzo della pena. Remus Alin Bragaru (31); Eugenio Carcea (54); Mihai Ciovica(24); Antonio Falvo (43); Domenico Foschini (37); Davide Lazzari (35); Francesco Liguori (45); Antonio Maiolo (48); Romolo Villirillo (40) e Massimo Zurlo (42). Gheorghe Geanca (30) e Tommaso Mercurio (53) sono stati gli unici a optare per il rito ordinario. Sulla richiesta per il loro rinvio a giudizio il gup deciderà il prossimo 12 aprile.