Infiltrazioni delle cosche nel centro d'accoglienza di Isola Capo Rizzuto, 62 condanne e 18 assolti - Nomi e foto
Il gup di Catanzaro, Carmela Tedesco, ha condanno a 17 anni e 4 mesi di carcere Leonardo Sacco, ex governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto ed ex vicepresidente delle Misericordie nazionali, a conclusione del processo con rito abbreviato scaturito dall’operazione Jonny con cui la Dda di Catanzaro ha svelato l’infiltrazione delle cosche crotonesi nella gestione del Centro d’accoglienza di Isola. Per la lettura del dispositivo nell’aula bunker di Catanzaro erano presenti i procuratori aggiunti Vincenzo Capomolla e Vincenzo Luberto e i due sostituti Debora Rizza e Domenico Guarascio. Il gup ha confermato praticamente in toto la ricostruzione degli inquirenti infliggendo, in alcuni casi, pene anche più alte di quelle richieste. Il gup ha riconosciuto anche il risarcimento del danno, da quantificare in sede civile, per le partici civili costituite nel processo: il Ministero dell’Interno, l’agenzia delle entrate, l’associazione Libera, la confederazione delle Misericordie, il Comune di Isola Capo Rizzuto e Antonio Frustaglia. Queste le condanne inflitte: Armando Abbruzzese 6 anni di reclusione e 8mila euro di multa Salvatore Abruzzo 12 anni Francesco Aceto 5 anni e 6 mesi 3mila euro di multa Antonio Francesco Arena 11 anni Francesco Arena (classe 79) 11 anni e 6 mesi Francesco Arena (classe 60) 11 anni Giuseppe Arena 16 anni e 4 mesi Giuseppe Arena (classe 86) 11 anni Pasquale Arena 20 anni e 2 mesi di reclusione Pasquale Arena (classe 92) 11 anni Salvatore Arena 10 anni e 8 mesi Luciano Babbino 12 anni Francesco Bruno 12 anni Francesco Caiazzo 6 mesi Leonardo Catarisano 12 anni Giuseppe Cosco 8 anni Salvatore Danieli 2 anni e 8 mesi Raffaele Di Gennaro 14 anni Domenico Falcone 12 anni Salvatore Foschini 11 anni Fiore Gentile 11 anni e 4 mesi Francesco Gentile 16 anni di reclusione Tommaso Gentile 13 anni e 6 mesi Antonio Giglio 10 anni e 8 mesi Nicolino Gioffré 13 anni e 4 mesi Aldo Giordano 10 anni e 8 mesi Aurelio Giordano 10 anni e 8 mesi Lorenzo Giordano 10 anni e 8 mesi Maurizio Greco 12 anni e 8 mesi Francesco Gualtieri 12 anni Mario Guareri 1 anno e 8 mesi 3mila euro di multa Nicola Lentini 11 anni e 10 mesi Paolo Lentini 16 anni e 4 mesi Rosario Lentini 17 anni Giuseppe Lequoque 14 anni Costantino Lionetti 10 anni e 8 mesi Francesco Mammone 2 anni e 8 mesi Francesco Martiradonna 11 anni e 4 mesi Luigi Miniaci 12 anni e 8 mesi Santo Mirarchi 2 anni 9 mesi e 10 giorni Pasquale Morelli 4 anni e 4mila euro Antonio Giuseppe Morrone 2 anni e 200 euro di multa Paolo Muccillo 4 anni e 10mila euro di multa Angelo Muraca 16 anni e 8 mesi Stefania Muraca 1 anno Benito Muto 11 anni e 4 mesi Nicoscia Domenico (classe 79) 10 anni e 8 mesi Salvatore Nicoscia 10 anni e 8 mesi Fortunato Pirrò 11 anni Antonio Poerio (classe 71) 10 anni e 8 mesi Antonio Poerio (classe 81) 10 anni e 8 mesi Fernando Poerio 19 anni e 4 mesi Antonio Pompeo 10 anni e 8 mesi Giuseppe Pullano 15 anni Mario Ranieri 1 anno Domenico Riillo 14 anni Francesco Romano 12 anni e 4 mesi Leonardo Sacco 17 anni e 4 mesi Maria Grazia Scerbo 1 anno e 4 mesi Francesco Taverna 11 anni Santo Tipaldi 11 anni e 4 mesi Roberto Valeo 8 anni Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Nicola Tavano, Salvatore Staiano, Giancarlo Pittelli, Giovanni Merante, Gregorio Viscomi, Vincenzo Cicino, Stefano Nimpo, Antonietta Denicoló, Anna Marziano, Saverio Loiero, Antonio Lomonaco, Janfer Critelli, Aldo Truncè Quindici invece le assoluzioni totali, di cui una per intervenuta prescrizione. Eccole nel dettaglio: Salvatore Arena (classe '59), Emanuela D'Alfonso, Salvatore D'Alfonso, Salvatore De Furia, Kane Leye, Vincenzo Domenico Lentino (classe '64), Michela Maiolo, Luigi Manfredi (classe '74), Mario Manfredi, Domenico Mercurio, Pasquale Morelli (classe '47) , Maria Morrone, Silvia Muraca, Domenico Nicoscia (classe '62), Pasquale Nicoscia (classe '91), Antonio Raso, Teresa Scerra e Domenica Tipaldi. Non doversi procedere per intervenuta prescrizione Saverio Gallo e Salvatore Romano.