Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 22 Novembre 2024

Illeciti nella gestione dell'aeroporto di Lamezia, processo per 15: ci sono gli ex vertici di Sacal - Nomi e foto

Angelina Astorino
Enzo Bruno
Ester Michienzi
Floriano Noto
Gianpaolo Bevilacqua
Massimo Colosimo
Pierluigi Mancuso
Sabrina Mileto
Pasquale Clericò
Pasquale Torquato

Sono stati rinviati a giudizio quindici imputati del processo “Eumenidi”, l'operazione che due anni fa ha fatto luce su presunti illeciti nella gestione della Sacal, la società che gestisce i tre aeroporti calabresi. Il Gup di Lamezia Termme Rossella Prignani ha letto la sentenza oggi pomeriggio, rinviando a giudizio 15 persone, mentre ha prosciolto due indagati, Ferdinando Saracco e Luigi Silipo. Dovranno invece presentarsi a processo, il prossimo 24 settembre, l'ex presidente della Sacal Massimo Colosimo; l'ex dg Pierluigi Mancuso; l'ex responsabile dell'ufficio legale Ester Michienzi; l'ex presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno (Pd); i componenti del consiglio di amministrazione Floriano Noto; Bruno Vincenzo Scalzo all’epoca assessore del consiglio comunale di Conflenti e dipendente Enav; Giampaolo Bevilacqua, ex vice presidente della Sacal; Giuseppe Mancini, dirigente della Regione; Floriano Siniscalco funzionario della Provincia; Sabrina Mileto responsabile dell'area personale della Sacal; Angelina Astorino referente del Centro per l'impiego e Marcello Mendicino carabiniere; Pasquale Clericò; Pasquale Torquato e Giuseppe Vincenzo Mancuso. Domani invece il giudice deciderà per altri tre indagati, quelli cioè che hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato: si tratta dell’ex sindaco di Lamezia Paolo Mascaro; del dipendente della Sacal Francesco Buffone e dell'imprenditore Giuseppe Gatto. Presenti, per la parte civile, l'avvocato Michele Cerminara per la Sacal, l'avvocato Caterina Restuccia per il Comune e l'avvocato Giovanni Gioffrè per la Regione Calabria. Corruzione, peculato, abuso d'ufficio, falso in atto pubblico, millantato credito: questi i reati contestati dalla Procura lametina per presunti illeciti nella gestione dell’azienda partecipata, sostenuta a capitale pubblico e privato.

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