Stipendi in ritardo, a Catanzaro protesta in prefettura per i lavoratori del consorzio Manital - Foto
Protesta, questa mattina, davanti alla prefettura di Catanzaro per i lavoratori del consorzio Manital. “Il consorzio ormai da mesi non rispetta le scadenze per il pagamento delle retribuzioni dei quasi 10.000 lavoratrici e lavoratori impiegati in appalti pubblici e privati per committenze importanti su tutto il territorio Nazionale. In Calabria è assegnataria di appalti che riguardano Enti come Inps, Inail e Uffici della Regione Calabria". E' quanto affermano in una nota congiunta il segretario generale Fisascat Cisl Calabria, Fortunato Lo Papa, il segretario UilTrasporti Carlo Forlano e il segretario provinciale Federico Salvatore in merito alla situazione dei mancati pagamenti del personale impegnato negli appalti Pulizie per Manital, secondo i quali " è necessario sottolineare che, a fronte di incontri fatti e risposte anche documentate, risulta come molte Pubbliche Amministrazioni stiano regolarmente pagando le fatture dovute al consorzio Manital, che a sua volta non ha ottemperato al pagamento delle fatture nel nostro caso alla Euroservice azienda calabrese consorziata e subappaltatrice di tale commessa, la quale a seguito di diverse vicissitudini ha abbandonato l'appalto in questione. La situazione sopra descritta ricade, già da troppo tempo e pesantemente, sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori che operano in questi appalti collocati su territorio Nazionale. In Calabria la situazione e ad ulteriore preoccupazione in Calabria, configurandosi come una vera emergenza sociale e in alcuni casi di vera e propria mancanza di sostentamento, vista la presenza di molti lavoratori monoreddito". "Di fatto i comportamenti assunti dal Consorzio – sottolineano i segretari - hanno reso non più credibile un normale confronto tra le parti e come detto, le conseguenze dei continui gravi ritardi sul pagamento delle retribuzioni stanno determinando gravissimi disagi sociali ed un clima di tensione sempre più difficile da governare tra lavoratrici e lavoratori e le loro famiglie. Riteniamo questo comportamento non più tollerabile, contro il quale sono state già messe in campo iniziative di contrasto, presidi, manifestazioni e scioperi. A nostro avviso è necessario l'intervento di tutti i soggetti coinvolti nella vertenza, a partire dalle Committenze, che devono dare seguito a quanto previsto dalle leggi e dai contratti. Di contro – concludono i sindacalisti di Fisascat Cisl e UilTrasporti - a continuare a mettere in campo tutte le iniziative a sostegno di una vertenza che ha ricadute sociali gravi su lavoratori e lavoratrici che non vedono riconosciuto il diritto inalienabile alla retribuzione".