Prosegue l’ondata di maltempo che nella giornata di ieri ha messo in ginocchio la città di Lamezia, hinterland e gran parte della Calabria. L’allerta rossa che è rimasta costante per l’intera giornata di ieri, è passata ad arancione ma permangono piogge e temporali sparsi, venti forti e mareggiate lungo le coste esposte. Scuole chiuse oltre che a Lamezia Terme e nell’hinterland, anche a Catanzaro, Reggio, Crotone. A Lamezia sono stati chiusi in via precauzionale i sottopassi, per scongiurare situazioni di pericolo, mentre è chiusa al transito la strada di Guarna a a San Pietro a Maida, la strada provinciale 113 che collega san Pietro a Maida e San Pietro Lametino e la strada provinciale 19 che collega San Pietro Lametino a Maida. Criticità si registrano nella zona di Falerna, dove il torrente Valeo – in esondazione – ha raggiunto la sede autostradale (che è stata chiusa e poi riaperta), esondato anche il Marevitano al confine con Nocera Terinese, allagati molti sottopassi ed in particolare il sottopasso Ferroviario SS18 in prossimità Hotel Eurolido, e il tratto compreso tra Statale 18 Tirrena inferiore e svincolo A2 di Falerna in direzione nord, allagato anche sottopasso ferroviario a Falerna Marina tra Ss18 Tirrena Inferiore e Sp97. Da quello che si apprende dalla polizia locale di Lamezia Terme è in corso un intervento presso il fiume Cottola, e la situazione è in continuo monitoraggio. Dai Vigili del fuoco si apprende che per tutta la notte le squadre hanno lavorato per far fronte alle numerose richieste pervenute nella giornata di ieri, ma non risulta che ci siano state ulteriori criticità. Anche durante la notte il dispositivo di soccorso del comando provinciale di Catanzaro è stato implementato con ulteriori 10 unità richiamate in servizio da turno libero. Dall'Arpacal informano che «la nottata appena trascorsa ha fatto registrare fenomeni di precipitazione diffusa soprattutto nelle zone centro-settentrionali della regione. I valori cumulati registrati, tuttavia, risultano notevolmente inferiori a quelli delle ore precedenti, con massimi, nelle 12 ore, di 40 mm a Maida-Licciardi e 30 mm a Feroleto. Valori che si aggirano sui 30 mm sono stati registrati anche nel Crotonese e nel Paolano». «Al momento si registrano scrosci nel Lametino, sul bacino del Mesima e sul promontorio del Poro - e aggiungono - le stazioni anemometriche diffuse sul territorio rilevano un generale e sensibile calo delle velocità registrate, tranne che per la stazione di Capo Vaticano dove attualmente si registrano raffiche di circa 50 km/h. Per quanto riguarda i corsi d'acqua, gli idrogrammi che si registrano attualmente indicano una fase di esaurimento del colmo di piena». «I modelli previsionali confermano un generale miglioramento delle condizioni, soprattutto in termini di precipitazioni, destinate ad esaurirsi in giornata ad eccezione di sparsi fenomeni previsti sull'alto Jonio cosentino e sulla Sila Greca a partire dalla serata, ma di durata ed intensità generalmente eccezionali». Il centro funzionale multirischi Arpacal, comunque, continuerà a seguire l’evolversi della situazione ed il monitoraggio degli effetti al suolo in contatto con il direttore generale Arpacal ed il presidente della Giunta regionale, nonché con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, le Prefetture – U.T.G. e la Protezione civile Regionale.