L'estate che arriva, il caldo afoso che inizia a palesarsi, la voglia di mare e di divertimento. La Costa degli Dei, con i suoi paesaggi incantevoli e con i suoi tramonti mozzafiato, è pronta a recitare un ruolo da protagonista? È pronta a far valere il proprio biglietto da visita? Pochi o tanti che siano, i turisti che arriveranno nelle prossime settimane che scenario troveranno? Nonostante il coronavirus, nonostante il lockdown, lo status quo è quello di sempre, almeno per ciò che concerne l'abbandono ed il degrado di un'arteria strategica, la ex Strada statale 522 - la Strada del Mare che collega Pizzo a Rosarno e che rappresenta una grande incompiuta - di una strada di collegamento bellissima con un panorama paradisiaco. Da un lato le bellezze naturali, dall'altro lo scempio ambientale. Non è cambiato nulla nella provincia vibonese, nel territorio a più alta vocazione turistica della regione. Il decoro, la pulizia, la cultura del bello rimangono un miraggio: chi arriva in macchina allo svincolo autostradale di Pizzo e percorre la strada verso Tropea troverà uno scenario allarmante, uno scenario rimasto immutato negli anni. Alla politica, tranne quando c'è da fare simposi, dibattiti, o iniziative sui social, poco importa del turismo. I fatti dimostrano palesemente il contrario. Da Pizzo fino a Tropea, con 30-35 chilometri di paesaggio da ammirare, il turista calabrese, italiano o straniero che sia, troverà sempre la solita minestra. Un territorio devastato dall'incuria, dalle erbacce, dai canneti alti metri, dall'immondizia lungo le strade. E qui, oltre alla mala gestione politica, c'è da sottolineare l'incuria degli incivili senza scrupoli. Quelli che, come accade da troppo tempo, invadono la strada di spazzatura lungo la ex 522 tra Vibo Marina e Pizzo. Una terrazza sul mare, una vista straordinaria sul porto con accanto la spazzatura. Questo è quello che si trova il turista davanti, da Pizzo fino a Parghelia. Ci sono tratti di strada poi altamente pericolosi per gli automobilisti, come quello tra Pizzo e località Ponte di Ferro dove i canneti e le erbacce stanno sempre più assumendo i caratteri di una vera e propria giungla. E ancora, il lungo rettilineo dell'ex Nuovo Pignone, i canneti all'ingresso del centro abitato di Porto Salvo, i cartelli stradali e le indicazioni delle strutture ricettive nei pressi di Briatico ormai nascosti dalla fitta vegetazione. Problematiche presenti e conosciute da decenni, interventi mai messi in atto, o comunque non sempre risolutivi e puntuali. La Provincia di Vibo, che negli anni ha proceduto ad assunzioni di massa, non ha né risorse, uomini e mezzi per intervenire in maniera decisa. Dovrebbe farlo Calabria Verde, l'azienda in house della Regione che ha sottoscritto un protocollo d'intesa con la Prefettura e la Provincia per l'esecuzione di interventi mirati alla pulizia ed alla rimozione della vegetazione in alcune arterie della provincia. Sugli interventi e la pulizia interviene lo stesso presidente dell'amministrazione provinciale Salvatore Solano rassicura: «Nella prossima settimana sono previsti i primi lavori di pulizia da Zambrone a Tropea, poi si proseguirà anche in altre zone del litorale costiero».