Da tempo il sindaco di Tropea Giovanni Macrì sta combattendo, assieme ad altri tropeani, una battaglia contro gli incivili. Denunce e segnalazioni si susseguono, ma il decoro della Perla del tirreno e del suo mare sono costantemente minacciati da quanti, in barba a ogni regola, sono pronti a gettare ovunque di tutto. E di tutto ha trovato oggi pomeriggio in mare Sara Califano, bolognese in vacanza a mare piccolo di Tropea. In mare e non soltanto, perché ha trascorso l'intero pomeriggio a raccogliere rifiuti anche sulla spiaggia e nella grotta sottostante l'Isola, simbolo di Tropea.
Con amarezza, ma anche tanta indignazione, la turista racconta della spazzatura triturata buttata al largo dalle imbarcazioni e portata dalle correnti verso riva "dove - sottolinea - i bambini facevano il bagno. Con la maschera ho poi fatto un giro attorno e sui fondali ho visto di tutto: dalle mascherine, alle bottiglie, dagli assorbenti a pezzi di vetro, tante lattine e lo stesso purtroppo ho visto sulla spiaggia. Il ragazzo di un bar ci ha aiutato dandoci sacchi della spazzatura e un bambino ci ha donato un retino per pulire il mare".
E di bottiglie in vetro rotte ne ha trovate parecchie nella grotta "tutte ammassate in una rete", dice Sara Califano "non so se trasportate anche queste dalle correnti o lasciate lì da qualcuno". La turista assieme ad alcuni amici ha raccolto buona parte dell'immondizia (due le bustone riempite) ma ha voluto lasciare traccia del degrado trovato sollecitando l'intervento della Guardia costiera che ha preso atto della situazione.
"Non è possibile non avere rispetto dei luoghi, dell'ambiente e della salute dei nostri figli - aggiunge Sara - vedere disseminata ovunque plastica fa venire rabbia perchè significa che nessuno pensa alla catena alimentare, che nessuno praticamente si rende conto che quanto finisce in mare poi arriverà sulle nostre tavole, per non parlare poi dei mozziconi gettati ovunque sull'arenile".
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