Convocato dalla Seconda Commissione consiliare del Comune di Vibo Valentia, presieduta dalla Consigliera Maria Carmosina Corrado, ed alla presenza dell'Assessore all'Ambiente Vincenzo Bruni, l'Ing. Pietro Paolo Capone del Dipartimento Provinciale di Vibo Valentia, a ciò delegato dal Direttore del dipartimento Dott. Clemente Migliorino, ha illustrato i risultati di un monitoraggio effettuato su un impianto 5G operante nella banda di frequenza 3,6-3,8 GHz e posizionato nell'area Industriale di Vibo Valentia. Le misure, condotte nel mese di dicembre 2020, con l'impianto 5G funzionante con segnali di tipo commerciali, rappresenta un unicum nel suo genere, in quanto al momento le uniche esperienze di misura, in ambito nazionale, hanno riguardato, sì impianti 5G, ma con segnali di tipo sperimentale. Le misure effettuate con il contributo del Dott. Salvatore Procopio, Fisico del laboratorio Ettore Majorana del dipartimento di Catanzaro, e con il dott. Felice Maria Spanò del dipartimento di Vibo; misure che sono servite a verificare, in contraddittorio sia con il gestore che con la ditta produttrice dell'antenna, non soltanto la correttezza di quanto realizzato, rispetto a quanto indicato in fase istruttoria, ma anche il particolare funzionamento di questa tipologia di impianti. I risultati di questa prima tornata di misura risultano essere molto incoraggianti, in quanto il valore riscontrato di campo elettrico irradiato da questo apparato, nell'area osservata, sommato ai contributi provenienti da altri siti posti nella zona, appare di modesta entità. L'audizione del tecnico ARPACAL, successiva ad una precedente svolta nel mese di luglio 2020, è servita anche per fare il punto sulla situazione generale nel Comune di Vibo Valentia per ciò che riguarda i campi elettromagnetici, con particolare riferimento alla zona del Cimitero e del Castello, in cui ricadono numerosi impianti di telecomunicazioni e che nel corso del 2016, proprio su spinta dell'Agenzia, hanno visto un'importante azione giudiziaria culminata dapprima con il sequestro di numerosi impianti non a norma e successivamente con il riequilibrio del livello elettromagnetico degli impianti legittimati ad operare.