Inaugurato l'anno giudiziario a Catanzaro. Il presidente della Corte d'Appello di Catanzaro Antonio Introcaso che ha aperto la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del Distretto di Catanzaro. Alla cerimonia, in corso nell'aula bunker di Lamezia Terme, prende parte anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che all'arrivo in aula assieme al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri non ha voluto rilasciare dichiarazioni. «Quello che si è appena concluso - ha detto Introcaso - è stato un annus horribilis anche dal punto di vista giudiziario per i continui interventi legislativi dovuti alla pandemia». «Anche nell'emergenza il distretto di Catanzaro è stato in regime di epidemia il più produttivo d'Italia, come riconosciuto dal ministero della Giustizia. Non è un vanto, che sarebbe inappropriato in questo periodo, ma solo una riflessione». Per il Csm è intervenuto Stefano Cavanna. Le formazioni criminali 'ndranghetiste non sono estranee al contesto generale pandemico e alle conseguenze economiche che la pandemia determina». Scrive ancora il presidente della Corte d’appello di Catanzaro, Domenico Introcaso. «E' opportuno ribadire - aggiunge Introcaso - che le associazioni di 'ndrangheta sono imprese economiche indirizzate al profitto con mezzi illeciti. La paralisi economico-finanziaria, l’impossibilità di esercitare l’attività toglie la capacità di guadagno e la possibilità di continuare l’attività alle piccole e medie imprese e costituisce ulteriormente fecondo campo di intervento delle organizzazioni 'ndranghetiste». «Esse - ricorda il presidente della Corte d’appello di Catanzaro - dispongono di cospicui capitali da impiegare, di pronta disponibilità e di immediata esigibilità: esse agiscono in uno scenario noto e caratterizzato dalla possibilità di inserimento resa facile dalla grave crisi economica. L’effetto perverso è tragicamente duplice. Uno è la surroga nell’impresa dei titolari sani con imprenditori criminali, l’altro, maggiormente paradossale, è la possibilità di acquisire risorse pubbliche da ristoro economico formalmente destinate a imprese bloccate dal lockdown ma sostanzialmente apprese in circuito illecito da soggetti criminali». Introcaso poi osserva: «Esponenti delle forze dell’ordine, della magistratura e della politica, e mi riferisco al procuratore Gratteri e al presidente Morra, hanno paventato siffatto pericolo e ipotizzato una fenomenologia in atto, secondo sensibilità e conoscenze personali e da ruolo. Atteggiamenti non condivisi dalla politica e dalle istituzioni comunitarie, singolarmente orientate - rileva il presidente della Corte d’appello di Catanzaro - a suggerire forme di controllo sull'impiego delle risorse affluite in Italia, obliterando il carattere internazionale dell’intrapresa 'ndranghetistica operante anche nei paesi di questi superficiali e inconsapevoli rappresentanti delle istituzioni straniere. Pare utile ricordare che è di giudiziale accertamento l’esistenza di oltre 50 locali di 'ndrangheta in Germania, intervenuti, negli appalti per esempio della stazione ferroviaria di Stoccarda poi sospesi in ragione dell’incidenza della criminalità organizzata, evento che ha spinto il legislatore tedesco a introdurre il reato di associazione criminale e la possibilità di sequestro e confisca di beni provenienti da delitto. Fenomeno di delocalizzazione non nuovo all’Italia se è vero - conclude Introcaso - che il ministero dell’Interno ha da ultimo censito 30 "locali" in Lombardia, 16 in Piemonte, 7 in Liguria e 2 in Valle Aosta».
Il ministro Bonafede: aumento piante organiche
Un aumento di 422 magistrati, di cui 14 unità per il distretto di Catanzaro. Lo ha sottolineato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, nell'intervento all'inaugurazione dell'anno giudiziario davanti alla Corte d'Appello di Catanzaro, celebrata oggi nella nuova aula bunker di Lamezia Terme. Nel suo intervento il ministro ha sottolineato: "Attenzione è stata riservata alla magistratura, portando a compimento l'aumento delle piante organiche (di 600 unità), previsto già con la Legge di bilancio 2019. Infatti, con decreto ministeriale 14 settembre 2020 - ha spiegato - sono state rideterminate le piante organiche degli uffici giudiziari di merito, prevedendo la distribuzione in aumento di 422 magistrati, di cui 14 unità aggiuntive per il distretto di Catanzaro". Bonafede ha anche ricordato che "il 30 ottobre 2020 è stata inviata al Consiglio Superiore della Magistratura la proposta di determinazione delle piante organiche flessibili distrettuali, un contingente di 176 magistrati chiamato a far fronte alle specifiche criticita' di rendimento di ciascun distretto". Sempre per rafforzare il funzionamento degli uffici, Bonafede ha richiamato "il piano ordinario triennale di assunzioni di oltre 13.000 unità: in particolare, nel 2020 si e' avuto il reclutamento di 1163 unita' di personale amministrativo, delle quali 142 (ovvero oltre il 10%) destinate agli uffici del distretto di Catanzaro. Proprio per scongiurare gli effetti negativi della pandemia sullo svolgimento delle procedure selettive, il Decreto Rilancio ha semplificato tali procedure consentendo ad esempio che, entro la primavera di quest'anno, possano prendere servizio presso questo distretto oltre 100, tra cancellieri e direttori (5 unita' nella qualifica di direttore e di 111 unita' nella qualifica di cancelliere) nonche' di un congruo numero di operatori giudiziari a tempo determinato". Infine, il ministro della Giustizia ha aggiunto che "sono state poste le basi normative, amministrative e finanziarie affinche', a livello nazionale, entro il 2021, il servizio giustizia possa avvalersi del contributo di circa 7.000 donne e uomini in piu'". Foto di Salvatore Monteverde