Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 23 Dicembre 2024

Unità d'Italia, l'Ancri Vibo custodi della memoria

 
 
 
Gaetano Paduano
Era il 17 marzo 1891, esattamente 160 anni fa, quando il neonato Parlamento italiano dava vita alla monarchia costituzionale italiana. Una ricorrenza storica che anche in tempo di coronavirus la sezione Ancri, (Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana) di Vibo Valentia, presieduta da Gaetano Paduano vuole ricordare.
«Purtroppo anche quest’anno – commenta Paduano -  a causa di questa terribile pandemia che ci costringe ancora una volta all’isolamento non ci è stata data la possibilità  di festeggiare questa ricorrenza per come avrebbe invece meritato. Tuttavia – prosegue – questa solenne occasione resta un punto fermo per la nostra quotidianità». Dunque il 17 marzo è la data «del miracolo politico e sociale, una spinta di popolo che in quella “Unità” seppe raccogliere i “particolarismi” che caratterizzano la nostra storia e marcano il nostro territorio nazionale, quali fattori costitutivi dell’identità italiana. Fattori  apparentemente contraddittori ed invece strumento di arricchimento comune – prosegue il presidente della sezione Ancri di Vibo Valentia -  che abbiamo dimostrato di sapere affermare sul campo: della politica e della cultura, dell’enogastronomia, dell’arte in generale; in una parola, quel “made in Italy” che è un marchio identificativo di bellezza e qualità nel mondo. Per noi, celebrare il 17 marzo  - conclude - deve rappresentare un richiamo a sentirci degni di questa storia che, a partire dal 1861, finalmente trasformò l’Italia non più in “concetto geografico”, né in museo all’aperto per il “Gran Tour” delle aristocrazie europee prima e della piccola e grande borghesia mondiale poi, ma in uno Stato. Assumiamoci dunque  il compito, come Insigniti e Soci attivi dell’Ancri, di rinforzarne la memoria, confermandoci  sempre più alla collettività quali Custodi e nello stesso tempo Testimoni dei valori e dei simboli della nostra Italia e della nostra Repubblica».
leggi l'articolo completo