Dinami, al santuario di Cassano allo Ionio la XV edizione del premio “Maria Santissima della Catena”
Rispettando per il secondo anno consecutivo le direttive anticontagio dettate dalla pandemia da Covid sono in pieno svolgimento a Dinami i festeggiamenti in onore della veneratissima Madonna della Catena. Il ricco programma prevede solo manifestazioni religiose, si protrarrà sino al prossimo 12 luglio e nella giornata ha dattato lo svolgimento della XV edizione del premio intitolato a Maria Santissima della Catena, consegnato durante una santa messa presso il santuario cittadino presieduta da padre Francesco Lanzillotta, dell’ordine dei frati minori di Calabria, (con posti a sedere sia all’interno che esternamente e la trasmissione in streaming sui canali social della parrocchia) all’omonimo luogo di culto di Cassano allo Ionio. A ritirarlo dalle mani di don Rocco Suppa (il parroco del paese che ha concelebrato insieme a padre Pino Muller) è stata suor Caterina Croci (che ha contraccambiato con un quadro della madonna di Cassano) la quale, insieme a suor Vittoria Padula vive nel santuario cassanese, risalente all’ottavo/nono secolo e retto da don Emmanuel Kayombo Mwepu. Ridimensionata dalle misure stringenti che hanno toccato tutte le manifestazioni religiose, la festa patronale del piccolo centro montano trova in questo premio uno tra i più importanti momenti di fede mariana, vissuti sempre più ormai nella preghiera e nella meditazione intima, anche da parte delle centinaia di fedeli che a tutt’oggi si spostano in pellegrinaggio dai centri vicini per venerare la "prodigiosa icona". Prima della consegna del premio, a fine celebrazione, animata dal coro dell’associazione musicale “The voice of soul”, don Rocco ha voluto spiegare la nascita del premio, nel 2006, per meglio valorizzare a livello diocesano e interdiocesano il santuario dinamese, con la consegna del riconoscimento di anno in anno a persone che si siano prodigate o abbiano collaborato nella promozione e nella valorizzazione del sacro luogo. Suor Caterina, parlando del proprio legame con la Madonna, ricevuto dalla devozione che aveva la nonna, ha voluto ringraziare, raccontando la propria storia, che l’ha portata dalla Toscana, dove è nata, in Calabria, a condividere l’amore verso la Madonna della Catena. Sul finale ha promesso che non appena i lavori di restauro del santuario saranno ultimati inviterà per primi i dinamesi a Cassano. I saluti finali da parte di padre Francesco Lanzillotta, che precedentemente aveva improntato la propria omelia sul concetto di accoglienza come testimonianza della parola di Dio e, concludendo, ha elogiato il coro, che con la propria musica è gioia dell’anima, e mandato un saluto all’ormai vescovo emerito Luigi Renzo, invitando a pregare per lui che «a causa delle proprie condizioni di salute ha dovuto lasciare un anno prima della scadenza del mandato».