Cattedrale nel deserto o stazione fantasma: si sprecano le definizioni negative per la stazione ferroviaria di Germaneto. Attiva dal giugno 2008, costata quasi 200 milioni di euro, “attenzionata” anche dalla criminalità locale come emerse anche nelle carte dell’operazione “Jonny”, è il classico esempio di infrastruttura inutile o, almeno, sottoutilizzata. Non appena si arriva in auto nell’area in cui sorge la stazione, l’immagine che si materializza davanti agli occhi è quella di una zona abbandonata, in un paesaggio quasi surreale, dov’è impossibile vedere anima viva, se non, quando si è fortunati, incontrare qualche venditore ambulante di frutta e ortaggi. Infiltrazioni di umidità, crepe nei muri, erbacce che infestano gli spazi davanti all’ingresso e persino un materasso abbandonato da qualcuno che ha pensato che tanto lì non avrebbe dato fastidio a nessuno. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro