Medicina, la sfida per un posto in facoltà scatta alle 12. Il giorno dei test d’ingresso per i corsi a numero chiuso di Medicina e Chirurgia nonché Odontoiatria e Protesi dentaria è arrivato e all’Università Magna Græcia è tutto pronto per una prova in presenta che coinvolgerà 1.139 aspiranti matricole divise per fasce d’età e dislocate nelle 26 aule individuate tra l’area giuridico-economica e l’edificio delle Bioscienze del Campus. I trecento posti disponibili per i futuri medici e i 20 riservati agli odontoiatri fanno del concorso catanzarese, parte di una prova nazionale che il 28 settembre svelerà le graduatorie nominative, un’occasione vincente per poco più di un candidato su tre. Delle correzioni si occuperà il consorzio interuniversitario Cineca, ma oggi l’attenzione sarà tutta riservata prima alle procedure d’identificazione che inizieranno alle 9 e si concluderanno alle 12 e poi alla prova di cento minuti che scatterà a mezzogiorno in punto. Sullo sfondo 60 domande a risposta multipla di cultura generale, ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica alle quali nel dubbio conviene non rispondere per dribblare la penalizzazione di 0,4 punti che scatta per ogni risposta errata. Vietato sbagliare, insomma, anche perché i numeri delineano i tratti di una missione ardua che a Catanzaro vedrà sfidarsi a colpi di crocette candidati di età diversa: il più giovane ha poco più di 17 anni, il più anziano quasi 52 anni. E per la seconda volta i test saranno condizionati dalla pandemia da Covid-19. Quest’anno però debutta la verifica del Green pass, un lasciapassare per entrare, ma non per accantonare le regole di limitazione del contagio ancora tutte vigenti che riguardano il mantenimento delle distanze, l’utilizzo della mascherina chirurgica e i percorsi da rispettare. Carta da scrivere, appunti manoscritti, libri, dizionari o pubblicazioni di qualunque specie, borse, zaini, calcolatrici, telefoni cellulare, palmari e altra strumentazione similare non avranno diritto d’accesso come pure i candidati che, nonostante il Green pass, abbiano una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi centigradi o siano alle prese con sintomatologia respiratoria o simil-influenzale. Fotoservizio Salvatore Monteverde