Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 22 Novembre 2024

Lamezia, ambiente dimenticato dalla politica. Se ne occupa soltanto la magistratura

 
 
 

Se ne occupa solo, per altro con una certa assiduità, la magistratura, che ovviamente ha il compito di intervenire per interrompere l’eventuale commissione di reati e perseguire chi se ne renda responsabile. La politica invece, al netto delle dichiarazioni di circostanza inviate alle redazioni ogni qual volta scatta un’inchiesta o un sequestro, sembra non interessarsene più di tanto. Eppure l’ambiente dovrebbe essere un tema centrale per Lamezia e il suo comprensorio, le cui potenzialità agricole e turistiche sono tanto decantate quanto puntualmente non valorizzate. Resta invece ai margini del dibattito politico in vista delle elezioni regionali che si terranno tra meno di un mese, che d’altro canto è “arricchito” dagli argomenti più disparati che spesso vengono affrontati in maniera estemporanea e magari su segnalazione di cittadini ritenuti potenziali elettori. Insomma l’ambiente, evidentemente, non porta voti, ma una discussione di ampio respiro sul destino del territorio sarebbe invece essenziale per chi punta a rappresentarlo nella massima Assemblea elettiva regionale. Si dovrebbe partire, ad esempio, da un’analisi sulla presunta vocazione industriale di Lamezia e tirare le somme rispetto a quanto sviluppo socio-economico abbia portato il polo industriale realizzato negli anni ’70 in un’area agricola e potenzialmente di pregio naturalistico. La zona ex Sir è sede di insediamenti produttivi ma anche di capannoni abbandonati, vi sono presenti aziende che si occupano di rifiuti, di depurazione o che adottano processi chimici complessi. È spesso successo, anche nell’anno in corso, che alcuni stabilimenti siano finiti sotto sequestro per presunti reati ambientali che secondo la Procura di Lamezia potrebbero aver prodotto effetti a catena sui fiumi e quindi sul mare. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

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