Hanno protestato, hanno denunciato per mesi disservizi, hanno atteso che le cose cambiassero ma davanti a una sanità che nel comprensorio di Nicotera «ha raschiato il fondo», armati di eloquenti cartelloni hanno fatto sentire la loro voce sotto la sede dell’Asp per poi esporre le loro ragioni al direttore sanitario aziendale Antonio Talesa e al direttore amministrativo Elisabetta Tripodi. E la protesta «per ridare il diritto alla salute a Nicotera e alla Calabria» questa volta sembra aver sortito effetti perché i motivi esposti da Antonio D’Agostino, Salvatore Pagano, Adele Pugliese e Melina Campisi (esponenti del Comitato di protesta cittadino) sembra abbiano toccato le corde giuste nel senso che «sono interessi che riguardano la collettività – ha sottolineato Talesa – per cui il management farà di tutto per risolvere le problematiche, per costruire assieme ai cittadini di Nicotera interessi collettivi». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro