Catanzaro, Crotone, Vibo

Mercoledì 04 Dicembre 2024

Pizzo, la scuola dei “capitani coraggiosi”. Il Nautico pronto per la visita di Mattarella

 
 
 
 
 
 

Si lavora dalla mattina alla sera. All’Istituto Tecnico Nautico di Pizzo l’emozione si tocca con mano in questi giorni. L’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in programma per lunedì pomeriggio, ha acceso la scintilla dell’entusiasmo, non solo di studenti, corpo docente, personale di laboratorio e del dirigente Francesco Vinci ma di tutta la comunità. Perché Pizzo in fondo si riconosce in tutto e per tutto nella sua scuola, quella che negli anni ha sfornato “capitani coraggiosi” in grado di battere le rotte dei mari e degli oceani e valenti ufficiali di macchine che hanno saputo “oliare” i motori per spingere oltre ogni confine i grandi mercantili. Una comunità che ne va fiera e che aspetta il Capo dello Stato per accoglierlo con il calore che solo i napitini sanno tirare fuori nei momenti che contano. Il “Nautico” di Pizzo ha una storia antica e gloriosa, che si intreccia con i destini dell’Italia post-unitaria, quando la ridente cittadina tirrenica ottiene l’istituzione, con il Regio Decreto dell’8 marzo 1874, di una Reale Scuola Nautica e di Costruzioni, abilitata a preparare capitani di gran cabotaggio e costruttori navali di 2° classe. La scuola viene intitolata al capitano Emilio Faà di Bruno, nativo di Alessandria, morto nella battaglia navale di Lissa (1866) e decorato con medaglia d'oro alla memoria per l'eroico comportamento durante l'inabissamento della sua nave, la “Re d'Italia”. Dopo un decennio di attività, le sorti della scuola sono segnate dalle difficoltà logistiche ed economiche della nazione, per cui la Reale Scuola Nautica e di Costruzioni chiude i battenti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

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