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“Un albero per il futuro” ha fatto tappa all’istituto “E. Gagliardi” di Vibo Valentia

Protagonisti la squadra dei Carabinieri forestali, Reparto Biodiversità di Mongiana, guidati dal nuovo comandante Rocco Pelle e gli studenti dell’indirizzo dell’Agrario

L’importante progetto “Un albero per il futuro” ha fatto tappa all’Ipseoa “E. Gagliardi” di Vibo Valentia. Protagonisti la squadra dei Carabinieri forestali, Reparto Biodiversità di Mongiana, guidati dal nuovo comandante Rocco Pelle e gli studenti dell’indirizzo dell’Agrario

Scoprire la bellezza che la natura offre, in particolare una pianta, è come immergersi nel mistero e nella meraviglia del creato. La natura invece viene sfruttata per trarre profitto ed è venuto meno il rispetto verso le piante, fondamentale per la sostenibilità ambientale.

In questa visione illuminata e lungimirante stanno operando i Carabinieri della Forestale del Reparto Biodiversità, con il progetto “Un albero per il futuro”. Si tratta di un’operazione “monumentale” che coinvolge le scuole, a partire dalla Primaria fino agli istituti superiori e che si protrarrà per tre anni. Nel 2021 si prevede che verranno messe a dimora circa 60 mila piante boschive autoctone. L’idea alla base è quella di creare un bosco diffuso, piantando negli spazi adiacenti alle scuole delle piante tipiche del luogo (specie autoctone), e poi attraverso una mappa conoscere in tempo reale quanti alberi sono stati messi a dimora, di che specie si tratta e quanta CO2 viene assorbita. È una vera campagna di salvezza per restituire un ambiente meno inquinato alle future generazioni. Con questi valori e principi i Carabinieri della forestale di Mongiana, con sede a Villa Vittoria, si sono presentati nella sede dell’Ipseoa “E. Gagliardi” di Vibo valentia venerdì, 24 settembre. A guidare la squadra il comandante del reparto, maggiore Rocco Pelle, di recentissima nomina (ha ricevuto l’incarico il 20 settembre). Ad accompagnarlo l’appuntato Maria Pia Rullo e il luogotenente Domenico Minichini (Responsabile settore Educazione ambientale). Oltre ai carabinieri, gli operatori (OTI) che hanno messo a dimora le piante, 10 lecci e 4 cerri, con georeferenziazione sul sito appositamente dedicato, www.unalberoperilfuturo.rgp.bio.it.

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