Una moltitudine di fedeli dopo due anni di stop causa pandemia e’ ritornata a ripopolare la Villa della Gioia di Paravati, la casa di Natuzza Evolo. Nel giorno del dodicesimo anniversario della morte della mistica di Paravati, morta l’1 novembre, si è celebrata la solenne Santa Messa di Ognissanti. Tantissimi i presenti provenienti da ogni angolo della Calabria, ma anche dal Nord Italia, dalla Campania e anche dalla Sardegna. Un giorno di festa e di grande emozione anche per il vescovo della diocesi di Mileto Nicotera Tropea, Attilio Nostro per la prima volta chiamato ad incontrare il clero ed i fedeli nel suggestivo scenario della Villa della Gioia.
La nuova pace tra Fondazione e Diocesi
Pasquale Anastasi, presidente fondazione Natuzza: “Ci siamo lasciati alle spalle il passato e ora siamo pronti a portare a compimento quest’opera. Intendiamo proseguire il nostro cammino nella Chiesa e con la Chiesa e vogliamo proseguire insieme a Lei - rivolgendosi al vescovo - questo cammino. Con il suo avvento, e con l’opera anche di mons. Oliva, abbiamo intrapreso una strada nuova. Il centro nevralgico della Villa della Gioia, così come voleva Mamma Natuzza, sarà il centro per i malati terminali”. “Sono felice - ha detto il vescovo Nostro - di questa consonanza con la Fondazione e dell’attenzione rivolta anche ai nostri sacerdoti che quotidianamente operano perché in contesti difficili. Sono felice anche perché il calice della comunione usato oggi e’ stato fatto da mio papà con le sue mani e donato a Natuzza tanto tempo fa”.