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Ancora un natante si insabbia nel porto di Tropea. Provvidenziale l'intervento della Guardia Costiera

Scongiurato l’ennesimo schianto dell’imbarcazione contro la massicciata di scogli ai piedi del faro

Epilogo a lieto fine, questo pomeriggio, per i proprietari di un’imbarcazione a vela rimasta incagliata all’ingresso del porto turistico della “Perla del Tirreno”. L’ennesimo natante rimasto insabbiato durante l’ingresso in porto è stato immediatamente soccorso da un gommone e da un mezzo della Capitaneria di Porto di Vibo Marina. Le operazioni di traino, compiute nel giro di pochi minuti, hanno così scongiurato l’ennesimo schianto dell’imbarcazione contro la massicciata di scogli ai piedi del faro, troppo spesso teatro di circostanze analoghe. Sono di fatto sei anni che l’insabbiamento presente all’imboccatura del porto di Tropea causa il continuo arenarsi di imbarcazioni a pescaggio profondo. In condizioni meteorologiche ottimali questa spiaggia all'ingresso del porto genera qualche problema per lo spazio di manovra, in quanto restringe sensibilmente l'ampiezza dello specchio d'acqua tra i due moli. Ma il vero grande disagio lo si ha in condizioni di mare anche solo leggermente mosso, come quest’oggi. Un disagio prolungato, questo naturale deposito di sabbia per via delle correnti marine sottostanti, che incide parecchio sul traffico navale specie in estate e che continua ad essere totalmente ignorato da Comune e società Porto Spa, sebbene nella tariffa di ormeggio è compreso il contributo per la manutenzione del porto in ogni suo aspetto. Un neo ben poco trascurabile, se si pensa poi alle ulteriori possibilità di espansione turistica della “Perla del Tirreno”: questo stato di abbandono, per il mancato adeguamento dei fondali, nel recente passato ha fatto perdere alla città la possibilità di effettuare, in accordo con la regione Sicilia, i collegamenti in aliscafo con le isole Eolie. Gli auspici più volte avanzati anche dal Vela Club, alfine di risolvere questo problema persistente mediante l’utilizzo di un pontone con idrovora, continuano a rimanere appelli inascoltati. Eppure, sostenevano i soci del club «tale soluzione aveva permesso l'adeguamento del fondale all'ingresso e all'interno del porto».

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