San Nicola da Crissa piange l'uomo che si era gettato nel dirupo per sfuggire all'incendio della casa
L’intera comunità sannicolese ha dato, commossa, l’estremo saluto a Mario Gaudente, il 48enne coinvolto nell’incendio che ha interessato la sua abitazione mercoledì scorso e deceduto a seguito delle ustioni ed emorragie riportate. Le esequie sono state celebrate nella chiesa parrocchiale Maria Santissima Annunziata. Forte l’omelia del parroco, padre Michele Cordiano: "La morte di Mario sia una spina nel fianco per la comunità e sia monito per guardare a un futuro che bisognerà improntare sulla condivisione e sulla comunione. Mario ora è tra le braccia del Santissimo Crocifisso e di Maria Addolorata, verso i quali ha avuto una fede profonda e incrollabile". La santa messa è stata presenziata anche dalla confraternita del Santissimo Crocifisso, nel direttivo della quale Gaudente era consigliere. "Mario era un amico, con tanti pregi e tanti difetti: sapeva riconoscere i propri errori e chiedere perdono. Ci ha insegnato tanto" ha affermato il sindaco, Giuseppe Condello, nel suo discorso commemorativo. Ad attendere l’uscita della salma anche i ragazzi della scuola Secondaria di Primo Grado, che hanno omaggiato Mario con un cartellone e con i palloncini. Poi, presso il cimitero, l’omaggio del cantante Cosimo Papandrea, al quale Mario era legato da stima e amicizia: con un messaggio audio, Papandrea ha rivolto un saluto all’amico e gli ha dedicato una canzone.